"Gustave Dorè e la Divina Commedia" in mostra al Palazzo Pretorio di Terra del Sole
Verrà aperta il sabato 15 maggio prossimo, presso il Palazzo Pretorio di Terra del Sole, la mostra "Gustave Dorè e la Divina Commedia - Una ricerca sull'immagine fra cinema e incisione", organizzata per la Pro Loco di Terra del Sole in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, da "La Maya Desnuda" di Forlì.
Curata dal critico d'arte Silvia Arfelli in collaborazione con il vicepresidente della Pro Loc,o Andrea Bandini, e realizzata con il Patrocinio del Comune di Castrocaro Terme-Terra del Sole, delle Regioni Emilia Romagna e Toscana, con la collaborazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e degli Archivi Alinari, l'esposizione sarà inaugurata alle ore 11,30 da Marianna Tonellato, sindaco di Castrocaro Terme - Terra del Sole, e da Luigi Pieraccini, presidente della Pro Loco di Terra del Sole.
La mostra presenta al pubblico il racconto di Dante nella stampa di 50 incisioni del Dorè, tratte dalle tre cantiche di Inferno, Purgatorio e Paradiso. Fra i tentativi di illustrare il mondo visionario e fantastico di Dante, nessuno come Gustave Doré (Strasburgo 1832-Parigi 1883) è riuscito a rappresentare in maniera così efficace i versi della Divina Commedia: ispirato da un mix eclettico di nudi michelangioleschi ed elementi paesaggistici, Doré coglie con virtuosismo romantico gli aspetti più realistici dell’opera dantesca; con tratti robusti, marcati e decisi, riesce ad interpretare quelli che sono stati i principi morali, religiosi e civili posti a fondamento di tutta l’opera dantesca. Le illustrazioni sono caratterizzate da una grande immediatezza comunicativa poiché dalla spinta evocativa dell’immagine si giunge alla comprensione del profondo valore della ricerca linguistica operata dal poeta, approdando alla realizzazione di modelli che influenzeranno artisti quali gli scultori Hugues e Rodin, e in pittura Eugene Deully e Diogene Maillart. Ma soprattutto la traduzione visiva che Dorè propone del mondo visionario e affabulatorio di Dante influenzerà la nascete industria del cinema: nella saletta attigua a quella dell'esposizione, verrà proiettato il film Inferno (1911), diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan e prodotto dalla Milano Films. Il film segna una serie di record per il cinema italiano: è il primo lungometraggio della cinematografia nazionale, il più costoso (circa 100mila lire), il primo significativo incontro tra cinema e letteratura. La ricezione della pellicola si rivelerà trionfale a livello locale e internazionale, per esempio in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove verrà proiettata in teatri mai apertisi in precedenza al cinema e dove incentiva le vendite in libreria del poema dantesco. Si tratta non a caso di tre Paesi in cui la potenza immaginifica delle illustrazioni di Doré ha lasciato maggiori tracce nelle culture visive popolari.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 18 luglio nei fine settimana in orario 16 - 19 e gli altri giorni su appuntamento. In ottemperanza alle normative anti-Covid, l'accesso alla mostra è consentito solo a n. 7 persone alla volta dotate di mascherina. Info: 0543 766766 - 335 7026444 - 334 2604929