Modigliana dedica una mostra al letterario Michele Campana
La sala Pietro Alpi (Ex Chiesa di San Rocco), in piazza Pretorio a Modigliana, ospiterà dal 29 agosto al 27 settembre una mostra documentaria dedicata dal Comune di Modigliana, nel 130° anniversario della nascita, a Michele Campana. Potrà essere visitata dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 18. Esponente significativo dell'universo letterario dei primi 60 anni del 900, Campana (Modigliana, 8 gennaio 1885 – Firenze 2 febbraio 1968), letterato e pubblicista, nonostante molteplici riconoscimenti ottenuti da prestigiose personalità nell'ampio arco di tempo in cui si svolse la sua vita e la sua eclettica attività di giornalista, poeta, scrittore e critico d'arte, è stato a lungo trascurato dalla storiografia di qualunque colore politico. Recenti ricerche di archivio condotte da esperti ed in particolare l'impegno della pronipote, Micaela Pazzi, amorevole custode di un'ampia documentazione ricevuta dalla madre Anna Maria Monti, che fu negli ultimi dieci anni vicina al letterato, hanno messo in luce il ruolo di protagonista che Michele Campana svolse in un periodo complesso e segnato da eventi cruciali, come fu quello che va dal 1905 al 1968.
Il Comune di Modigliana, nel 130esimo anniversario della nascita, gli rende omaggio con un convegno ed una mostra che documenta l'intera attività di giornalista che lo vide corrispondente, capo redattore, di moltissime testate (Fieramosca, Il Nuovo Giornale e la rivista Il Fauno di Firenze, Il Plaustro rivista e Il Rubicone e Il Lavoro di Romagna di Forlì, il Popolo d’Italia, il Corriere della Sera e Il Meridiano d'Italia, di Milano, l'Avvenire d'Italia di Bologna, La Stampa di Torino, Il Piccolo di Faenza, la Gazzetta Padana di Ferrara, il Perseo periodico di Arti e Lettere di Varese, Il Tirreno di Livorno, L’Unione Sarda di Cagliari, Il Tempo e Il Nazionale di Roma, L'ora di Palermo, il Corriere di Sicilia di Catania, etc...). Direttore e fondatore di Il Giornale del Commercio di Firenze, La Toscana di Livorno, L'Arena di Verona, Il Popolo di Romagna di Forlì, il Corriere Padano di Ferrara e di una rivista letteraria, Fantastica.
L'amore per la poesia fu precoce, intenso, fertile e si tradusse in molte raccolte che l'elite culturale e la critica ufficiale giudicarono degna di ampio consenso. L’ideale patriottico e la fede religiosa furono i principali sostegni della poesia del Campana il quale innalzava inni alla bontà, al sacrificio, all’onore e a tutte le cose nobili e sante. La sua poesia ha toni diversi e tanto sa raggiungere la virtù e la fede in liriche di mirabile purezza, quanto sa manifestare in versi caustici, ricchi di arguzia e di sottile ironia, il suo biasimo contro i mestatori, gli sfruttatori, gli ingordi, gli inetti ed i demagoghi. Scrisse più di 30 tra racconti, novelle, saggi e romanzi di straordinario successo tra i quali “Un anno sul Pasubio”, “Perché ho ucciso?“, “Sotto il sole di Rimini”, “Marameo con dieci dita”.
Campana fu pure critico d'arte e collezionista stimato ed apprezzato nell'ambiente artistico Fiorentino e Romagnolo, una passione che si concluse con la donazione a Modigliana di 70 opere della sua collezione personale. Inoltre in varie trance arricchì la biblioteca del suo paese con più di 574 libri della sua ampia biblioteca. Nel corso della sua lunga vita e della sua eclettica e straordinaria attività, intrecciò una ampia rete di relazioni con le personalità più in vista del tempo: il cugino Dino Campana, Giovanni Amendola, Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Prezzolini, Alberto Viviani, Francesco Balilla Pratella, Aldo Spallicci, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Margherita Sarfatti, Grazia Deledda, Francesco Nonni, Domenico Rambelli, Giuseppe Ugonia, Edoardo Gordigiani, Riccardo Gatti, Italo Balbo, Benito Mussolini, Ezio Maria Gray, Marta Abba, etc… pertanto dalla mostra emerge anche un'interessante spaccato di un periodo cruciale della Storia d'Italia.