A Modigliana una mostra di pittura di Luigi Cavina
Dal 5 al 20 settembre la Sala Bernabei, in Piazza Matteotti 5 a Modigliana, ospiterà la mostra "L'era on sol con fniva mai", dedicata al pittore Luigi Cavina. Presenta la mostra l'assessore alla Cultura, Alba Maria Continelli: "Nato a Modigliana il 9 settembre 1919, Cavina vive e lavora a Nova Milanese (MB). "Definito un pittore astratto fra i più interessanti che operano in Lombardia, ha esposto in diverse mostre personali e collettive riscuotendo ampio successo di pubblico e di critica, consenso attestato anche da numerosi prestigiosi riconoscimenti - afferma l'assessore alla Cultura, Alba Maria Continelli -. Per questo artista Renato Tomasina richiama Kandiskiji, Mirò, Malevic, Mondriam, Klee, Delaumay, altri Pollock; ma chi guarda le opere di Luigi Cavina resta colpito dall'originalità di una pittura, in cui lo spazio non si costruisce attraverso prospettive tradizionali, ma diventa tridimensionale, in cui il rigore dei segni netti e precisi blocca la forza istintiva dell'anima e il colore timbrico ed essenziale è ridotto a pochissimi toni".
"Il personale itinerario artistico di questo pittore, la cui modestia sottolinea un silenzioso, fertile impegno, è caratterizzato da una continua sperimentazione di forme e strumenti espressivi, ma trova una costante nella sincerità, nell'innato senso estetico, nella vibrante sensibilità cromatica ed in una logica stringente che domina la materia anche quando questa appare più densa, aggrovigliata ed aggressiva - continua Continelli -. Per questo Pasquale Colacitti parla di “espressionismo astratto” che armonizza l'elemento reale, sia esso materia o emozione, con un rigore geometrico ed una fresca fantasia che crea moderni mosaici, veline trasparenti, morbidi tessuti".
"Il messaggio che si coglie è forse un'istintiva ribellione, che la ragione si sforza di contenere ad una condizione storica che annulla gli individui e le personalità - conclude l'assessore alla Cultura -. Una curiosità ad una personale, organizzata dal Comune di Nova Milanese (MB) nel 2007, Luigi Cavina ha voluto dare il titolo “Era un sole che non finiva mai”. Sicuramente questo titolo fa riferimento all'arte intesa come energia e calore che non si esaurisce mai, ma non si può non sentire riecheggiare la canzone della tradizione agricola romagnola. “L'era on sol con fniva mai, la campagna l'era en festa e mi gal l'alzè la testa e la cantè chichirichì”. Il sole dell'arte non si esaurisce mai, ma neanche il ricordo e la nostalgia del paese natale".