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Dal parco delle sculture al Campus: le Giornate Fai all'aperto tra i tesori verdi forlivesi

Tra i 200 luoghi scelti dal Fai anche il parco fluviale di Santa Sofia e il parco del Campus universitario di Forlì

Ripartono le visite al patrimonio culturale italiano con una speciale attenzione alla sicurezza e alle bellezze naturali. Arrivano le Giornate FAI all'aperto: ben 200 luoghi in 150 città aperti il 27 e 28 giugno. Le Giornate FAI all’aperto dimostrano che il desiderio di ritorno all’aperto e a vivere gli spazi esterni può convivere con le norme sanitarie nazionali e regionali. E speciali protagonisti di questo appuntamento saranno gli alberi e la natura.

Prenotare la visita

La prima novità di questa edizione delle Giornate FAI all'aperto è la prenotazione della visita. Per evitare code, lunghi tempi di attesa e dunque per gestire in completa sicurezza la visita sarà obbligatorio prenotare online la visita al sito giornatefai.it. Le prenotazioni apriranno martedì’ 23 giugno e si chiuderanno tassativamente venerdì 26 alle ore 15:00.

Per confermare la prenotazione verrà inoltre richiesto un contributo minimo di 3€ per gli iscritti e di 5€ per i non iscritti, da versare con carta di credito o PayPal al momento dell’iscrizione. 

Allo stesso tempo il Fai ha deciso di rendere omaggio all’eccezionale lavoro svolto in questi mesi dalle migliaia di persone che si sono presi cura di noi, mettendo a rischio la loro stessa vita.  A tutti i medici, infermieri, operatori socio sanitari e tecnici di radiologia, che parteciperanno all’iniziativa e che presenteranno il regolare tesserino di riconoscimento, viene regalata infatti la tessera FAI ordinaria per un valore di 39€. Alla cifra simbolica di 10 € potranno invece sottoscrivere la tessera coppia, o famiglia.

I luoghi da visitare in Romagna

Nel Forlivese si possono ammirare il Parco delle sculture di Santa Sofia e il Parco del Campus universitario di Forlì.
Nato come progetto di integrazione tra arte e paesaggio, con la particolarità che le opere dialogano con l'acqua, il percorso del Parco delle sculture si snoda lungo la riva sinistra del fiume Bidente per 2 km a partire dal centro di Santa Sofia. Orari di vista: sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:30. Turni di visita alle 10, 11.30, 16, 17.30. Gruppo di massimo 20 persone.

Il parco dell'ex ospedale Morgagni è la più grande area verde del centro storico di Forlì che un recente progetto di riqualificazione ha permesso di restituire al pubblico dopo anni di abbandono. L'area, un tempo di pertinenza ortiva dell'ospedale della Casa dei Poveri, fu scelta per l'edificazione del nuovo ospedale Morgagni all'inizio del 900. Alla fine dello stesso secolo, in seguito al trasferimento dell'ospedale nella sede di Vecchiazzano, l'area si è resa disponibile per la realizzazione del Campus universitario inaugurato nel 2013. Orari di vista: sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00. Tre turni di visita: alle 10, alle 18.30 e alle 20. Gruppo di massimo 18 persone.

Nel territorio cesenate si potrà visitare Castel d’Alfero, borgo medievale abbandonato sito nel comune di Sarsina ma vicinissimo ad Alfero, nel comune di Verghereto. Un luogo di grandissimo interesse storico al quale si combina la visita al laboratorio di lavorazione della pietra serena gestito da Emanuele Bernabini per scoprire come questo materiale era (ed è) cavato e lavorato. Uno specchio su storia, tradizioni e artigianato che costituiscono il patrimonio immateriale delle nostre terre. Orari di vista: sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00 (ingresso ogni ora, ultimo ingresso ore 18:00); gruppi di massimo 15 persone.

Nei dintorni di Ravenna si esplora la Pineta Ramazzoti di Lido di Dante. Lungo il tratto litoraneo che unisce Lido di Dante e Lido di Classe si estende, per circa 6km, l’ultimo lembo di dune costiere naturali al retro delle quali si sviluppa la Pineta Ramazzotti, una delle sette sezioni della pineta demaniale di Ravenna. Nel luglio 2012 un incendio ha devastato circa 65 ettari di vegetazione all’interno della pineta lasciando scoperta una vasta area di paleodune e modificando profondamente gli habitat. A distanza di 8 anni le zone percorse dal fuoco sono rinate in maniera spontanea e i giovani pini hanno ormai raggiunto i 4-5 metri di altezza. Alcune specie animali e vegetali si sono addirittura avvantaggiate dalla presenza di spazi aperti inconsueti: è il caso delle orchidee, di alcuni uccelli e rettili. L’area è oggi fruibile da parte del pubblico in maniera regolamentata e coordinata dai Carabinieri Forestali poiché si tratta di un ambiente fragile che necessita di tutela. Il sito rientra nelle zone protette del Parco del Delta del Po. Orari di vista: sabato e domenica dalle 8:30 alle 10:30. Tre turni di visita: 8.30, 9.30 e 10.30; gruppi di massimo 12 persone. Visite guidate di 1h e 30 min.

A Rimini viene proposto un tour tra la Colonia bolognese e la Colonia novarese. La Colonia Bolognese fu costruita su progetto dell'ingegner Ildebrando Tabarroni tra il 1931 e il 1932. Il complesso, in laterizio con basamento intonacato, è costituito da quattro padiglioni perpendicolari alla spiaggia, che ospitavano i dormitori ai piani superiori e i refettori al piano seminterrato, intervallati da tre corpi di fabbrica adibiti a uffici e servizi. L'edificio presenta all'esterno decorazioni pittoriche; all'interno, un corridoio lungo 169 metri collega i vari padiglioni che si sviluppano sull'arenile di Rimini sud. Orari di vista: sabato e domenica dalle 18:00 alle 19:30. Unico turno di visita. Gruppo di massimo 15 persone.

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