"Perimetri o-scuri": Simona Bonini espone a Vernice Art Fair 2021
Ci sarà anche l'artista Simona Bonini a Vernice Art Fair 2021, in programma dal 17 al 19 settembre nella Fiera di Forlì. In particolare esporrà allo stand 61 dietro la direzione artistica di Danila Leonardi, esperta ed appassionata di arte contemporanea. Bonini ha già esposto a Forlì nel 2019 riscuotendo molti consensi sia di critica che di pubblico. Architetto, si è laureata nel 1991 in “restauro e consolidamento delle strutture”. Dopo essersi appassionata all’arte contemporanea si è avvicinata al laboratorio “Fuoriluogo” di Loredana Matteini, che è un Gruppo di artisti che opera al di fuori di scuole, tendenze stilistiche e luoghi deputati all’arte pittorica per esprimere liberamente con tele e colori le proprie individuali tensioni e visioni artistiche, per il puro piacere di sperimentare e sviluppare percorsi autonomi ed originali di ricerca.
Per diversi anni ha praticato la professione in forma associata e poi in seguito ha proseguito autonomamente, diversificando i suoi percorsi progettuali. Bonini si presenta dunque al pubblico appassionato di arte con tutti i suoi bagagli culturali e professionali, pieni di nozioni e ancora di più di emozioni. E proprio in questo anno 2021 che è l'anno dedicato a Dante, l'artista riminese si presenta a Vernice Art Fair con una sua esposizione all'interno dello stand 61 tutta dedicata alla poetica dantesca rivista e revisionata attraverso il suo personale linguaggio pittorico materico. Sommo Poeta senza tempo, in cui la maggior parte degli uomini si può ri-trovare e ri-conoscere, in quanto l'intera umanità viene qui rappresentata in ogni aspetto della più profonda identità.
Bonini che solo due anni fa si era presentata a Forlì, presso Stilnovo Parrucchieri, con un ventaglio di narrazioni cromatiche nelle quali dominava il colore rosso in tutte le sfumature, ora si ripresenta con un suo particolare e specifico stile pittorico materico dove a prevalere è il colore nero con tutte le sue sfumature o-scure, proprio in riferimento e in elogio alla “selva oscura” del Sommo Poeta, che ciascun uomo nel corso della propria vita si ritrova ad attraversare almeno una volta o anche più. Zone scure, prive di stelle e di riflessi luminosi. Simona si immerge con la pittura all'interno delle sue oscurità più intime e profonde nell'intendo che questo atto sia l'origine e la fonte del percorso conseguente, rivolto alla ricerca di luce.
La “selva oscura” quindi come approfondimento e riflessione sulle forze complementari e anche contrastanti della luce e dell'oscurità, del bene e del male.
L'artista confessa di muoversi molto bene dentro le proprie oscurità perchè solo chi conosce il buio può essere poi in grado di apprezzare la luce.
Inoltre predilige specificare che lei parte non dal buio bensì dallo scuro, in quanto il buio indica l'assenza di luce mentre lo scuro può essere una cromia, il buio è totalmente nero mentre attraverso lo scuro si possono scorgere delle ombre, dei perimetri e dei lineamenti. Quanto più può essere appagante la luce, tanto può essere elegante e sofisticata l'ombra. Le ombre dominano la oscurità ma al contempo rappresentano il lato più nascosto e segreto della luce, con avvenenza e mistero rendono ancora più affascinante il loro potere.
Quindi presso lo stand 61 a Vernice Art Fair l'artista esporrà le opere che ha realizzato utilizzando il nero, opaco o lucido, per fare risaltare gli spessori creati dalle diverse materie, stese, gettate e incollate su tela. Ogni opera, seppur scura, presenta una luce, un punto, una linea, un centro “illuminato” dall'uso perlopiù dell'oro. I perimetri o-scuri delle opere esposte sono perimetri che delimitati dalla tela stessa, o da un segno o traccia, ricercano attraverso gli spessori dei diversi materiali utilizzati un riferimento di “luce”. Lo stand 61 anch'esso scuro come le tele, ospita 15 opere di piccole dimensioni cm. 30X30 e tre opere di cm. 50X80 Di certo sarà molto interessante visitare questo appassionante viaggio all'interno della “selva oscura”. Una personale “selva oscura” dentro la quale ciascun osservatore addentrandovi porrà riconoscere un qualcosa di sé.