Come è cambiato in un secolo il significato delle parole: arriva a Forlì un vocabolario gigante tutto da sfogliare
Un dizionario gigante per conoscere l'evoluzione della lingua italiana. È l'installazione di Zanichelli a Milano in occasione del lancio dell'edizione 2022 dell'arcinoto vocabolario Zingarelli. Intitolata "Cambia la lingua", l'iniziativa mette in luce per mezzo di un percorso scientifico di comparazione l'evoluzione di 50 lemmi nelle varie edizioni dal 1922 al 2022. Al centro di 'Cambia la lingua" la tesi secondo cui "siamo noi che cambiamo le parole".
Dal 22 al 27 ottobre Piazza Guido da Montefeltro, vicino ai Musei San Domenico, ospiterà il grande vocabolario interattivo di 4 metri per 3, con un monitor touch screen, che invita a scoprire la storia di alcune parole (ad esempio "coppia" e "resistenza") e che riflette il cambiamento dei modi di vivere, delle leggi e delle tecnologie. Chi si presenterà dalle 11 alle 20 davanti al grande vocabolario interattivo potrà farsi scattare e ricevere una fotografia istantanea accanto al vocabolario o a una delle definizioni evidenziate sul monitor, proporre un significato diverso e condividerlo con l’hashtag #cambialalingua. Il progetto offre un’ulteriore chiave di lettura sull’evoluzione delle parole grazie alla collaborazione con lo scrittore Marco Balzano, che per ogni parola ha scritto un breve testo che ne riassume e interpreta la storia.
Lo Zingarelli, chiarisce la casa editrice, "accoglie parole nuove: i neologismi veri e propri, sia di normale derivazione italiana sia forestierismi e aggiorna le parole già presenti, con l' inserimento di nuovi significati e nuovi modi di dire che riflettono cambiamenti del linguaggio consolidati nel corso del tempo. Come un notaio, il vocabolario attesta e testimonia; non giudica e non delibera". Con questa iniziativa Zanichelli vuole "promuovere la consapevolezza della nostra lingua con iniziative che coinvolgono in modo inedito il pubblico. Siamo noi infatti che cambiamo l'italiano mentre parliamo e scriviamo, modificando i significati delle parole e inventando nuovi modi di dire. Abbiamo quindi una responsabilità individuale e collettiva sulla nostra lingua".