Parte il progetto "Life Eremita" per una gestione forestale sostenibile
Il piano di interventi agisce sulle minacce umane alla natura. Al centro del progetto la conservazione di due insetti e di due specie di acque correnti e stagnanti
Martedì 5 novembre il progetto Life Eremita prende forma al Centro Culturale Sandro Pertini di Santa Sofia. Di cosa si tratta: i Life (L'Instrument Financier Pour l'Environnement) sono lo strumento finanziario dell'Unione Europea per sostenere progetti di conservazione della natura. Il progetto "LIFE14 NAT/IT/000209 Eremita" vede la Regione Emilia-Romagna come coordinatore e il parco nazionale delle Foreste casentinesi come uno tra i beneficiari associati.
Il progetto ha come obiettivo la conservazione di due insetti saproxilici (che vivono a spese del legno morto) di prioritario interesse conservazionistico - l'Osmoderma eremita e la Rosalia alpina - e di due specie di acque correnti e stagnanti (lentiche e lotiche) - il ditisco a due fasce e la libellula damigella di Mercurio italiana (Graphoderus bilineatus e Coenagrion mercuriale castellanii). Il piano di interventi agisce sui fattori di minaccia di origine umana.
Il workshop in programma a Santa Sofia è l'occasione per presentare il Life Eremita e altri progetti che hanno operato negli ultimi anni sul tema della biodiversità forestale. Sarà possibile raccontare buone pratiche e interventi di conservazione, e rappresenta l'occasione per parlare di monitoraggio di insetti forestali e di forme di gestione forestale sostenibile.
Il programma antimeridiano si apre alle 9,30, e prevede, dopo i saluti istituzionali (Parco e Regione), interventi di Dream Italia (Marcello Miozzo, “Il progetto Life GoProFor e le buone pratiche dai progetti LIFE di interesse forestale”), Parco (Davide Alberti, "Il progetto Life Eremita”, l'entomologo Roberto Fabbri ("Rosalia alpina e Osmoderma eremita, due specie target del progetto"), il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Alessandro Campanaro, “I progetti Life Mipp, InNat e Life ESC360 per il monitoraggio degli insetti saproxilici.”), parco del Gran Sasso (Daniele Di Santo, “Il progetto LIFE Fagus per la conservazione degli habitat 9210 e 9220") e di nuovo Parco, con l'università della Tuscia (Nevio Agostini e Gianluca Piovesan, “La rete Unesco delle faggete vetuste patrimonio dell’umanità”).
Alle 14,30 sarà la volta dell'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità (Serena Petroncini, “Il progetto Life4Oak Forests”). Seguiranno il CREA (Paolo Cantiani, “Il progetto SelPiBioLife e la biodiversità in popolamenti artificiali di pino nero”), l'associazione Foresta modello delle montagne fiorentine (Stefano Berti “Foresta modello delle montagne fiorentine”), Slow Food Italia (Gabriele Locatelli “Slow Food Italia e le foreste sostenibili") e IPSP-CNR, Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Gianni Della Rocca “Il progetto LIFE MycoRestore: risorse micologiche e resilienza ai cambiamenti climatici”).
Dopo le conclusioni ed eventuale dibattito ci sarà una visita all’allevamento di Osmoderma eremita presso la sede del Parco nazionale.
E' richiesta la conferma della partecipazione: 0543.917912