A Castiglione di Forlì la proiezione di 'Wolny' sul Secondo Corpo d'Armata Polacco
Venerdì, alle ore 21.00, nell'area cortilizia della Chiesa parrocchiale di Castiglione, via Castel Leone 17, Forlì, verrà presentato il film documentario "Wolny - Il Secondo Corpo d'Armata Polacco nella Liberazione d'Italia" di Alessandro Quadretti, scritto e prodotto da Alessandro Quadretti e Enzo Casadio. Il luogo scelto per la proiezione ha visto la presenza dei soldati polacchi nell'autunno del 1944 quando da Castrocaro Terme partirono per liberare Faenza incontrando a Monte Fortino, località posta sulle prime cortine collinari alle spalle della città manfreda, un'accanita resistenza tedesca che durò diversi giorni.
Da quelle colline si domina la pianura tra Forlì e Faenza e, in particolare, si controllano la via Emilia e le strade circostanti. I tedeschi vi avevano costruito numerose postazioni di artiglieria che impedivano l'avanzata verso Nord. Il compito di conquistare queste posizioni fu affidato proprio ai soldati polacchi del Secondo Corpo d'Armata. Il terreno e le pessime condizioni atmosferiche impedirono di fatto l'utilizzo dei mezzi corazzati che arrivarono in prossimità delle posizioni tedesche in modo lentissimo e furono distrutti. La battaglia durò una ventina di giorni e tutte le case coloniche circostanti furono prese e perdute due o tre volte. I caduti polacchi nel corso dei combattimenti furono 90, molti altri morirono nel periodo immediatamente successivo per le ferire riportate. Fu per l'esercito polacco, seppure in proporzioni più limitate, una seconda Montecassino.
Nel corso della serata interverranno Sara Samorì, assessore del Comune di Forlì, Camillo Fucci, presidente dell'Associazione Amici di Castiglione, Vito Paticchia, funzionario dell'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia - Romagna, Maurizio Nowak, presidente dell'Associazione Famiglie Combattenti Polacchi in Italia, e Gabriele Zelli, collaboratore del regista per la realizzazione del film.
L'iniziativa è promossa nell'ambito delle manifestazioni programmate dal Comune di Forlì per ricordare il settantesimo della Liberazione di Forlì ed è organizzata dell'Associazione Amici di Castiglione in collaborazione con Officinemedia Soc. Coop, con L'Associazione Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia e con l'Associazione dei Polacchi in Italia. Ingresso libero. In caso di maltempo la proiezione verrà effettuata nel teatro parrocchiale. Per informazioni 3493737026.
LA SCHEDA DEL FILM - Il Secondo Corpo d'Armata Polacco nella Liberazione d'Italia", è un film documentario di Alessandro Quadretti, scritto e diretto dallo stesso Quadretti e da Enzo Casadio. È stato realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Forlì, Predappio, Santa Sofia, Dovadola e in collaborazione con Gabriele Zelli. La storia del Secondo Corpo d'Armata Polacco è strettamente collegata alla formazione dell'Armata Polacca nell'URSS sotto il comando del generale Wladyslaw Anders. L'unità venne creata dopo l'aggressione della Germania nazista all'URSS e in seguito alla stipula, nell'agosto del 1941, del patto polacco-sovietico firmato dal governo polacco in esilio a Londra. L'Armata fu costituita dai cittadini polacchi che dopo la spartizione della Polonia tra Germania e URSS avvenuta nel settembre del 1939 si erano trovati nei campi di prigionia e nei lager sovietici, caduti prigionieri, arrestati o deportati da Stalin.
Il Secondo Corpo d'Armata Polacco fu coinvolto nelle operazioni militari sull'Appennino Tosco-Romagnolo all'inizio dell'ottobre del 1944, liberando il 18 ottobre Santa Sofia, il 20 Galeata, il 27 Predappio. Successivamente entrò nella vallata del Montone conquistando Rocca San Casciano, Dovadola, Castrocaro Terme. Dopo altri sei mesi di dure battaglie il 21 aprile 1945 liberò Bologna, città dove si concluse il suo percorso di guerra durato quattordici mesi. Nei combattimenti per la Liberazione dell'Italia persero la vita, per le ferite riportate o per altri cause, quasi quattromila soldati polacchi. Il regista di "Wolny (Liberi)", Alessandro Quadretti, ha inserito nel film le interviste di accademici e storici, tra cui Roberto Balzani, sindaco di Forlì, Stefano Bianchini, Vito Paticchia, Mario Proli. Non mancano inoltre le testimonianze di due anziani reduci polacchi e di alcuni civili che, tra la Romagna e Bologna, assistettero all'avanzata dei soldati polacchi. Alle tante immagini d'archivio si alternano le voci di Maurizio Nowak, presidente dell'Associazione Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia, e di Gianpietro Panziera, autore di "Un esercito scomodo", tesi di laurea, pubblicata pochi anni fa, sugli episodi di violenza che coinvolsero militari polacchi e civili italiani nell'immediato dopoguerra.