"Qualcuno volò sul nido del cuculo" al Teatro Diego Fabbri
Appuntamento con la Prosa dal 25 al 28 febbraio al Teatro Diego Fabbri di Forlì. La Fondazione Teatro di Napoli porterà sul palcoscenico "Qualcuno volò sul nido del cuculo", tratto dal romanzo di Ken Kesey pubblicato nel 1962. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell'omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Sarà il talento registico di Alessandro Gassmann, con la sua inconfondibile cifra stilistica elegante ma al tempo stesso appassionata, a portare in scena la forte carica emotiva e sociale di Qualcuno volò sul nido del cuculo, con una messinscena personalissima ma, contemporaneamente, fedele alle intenzioni dell'originale. Sabato 27, alle 18 gli artisti dello spettacolo incontrano il pubblico nel foyer del teatro. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti/ingresso Via dall'Aste 10. Lo spettacolo Qualcuno volò sul nido del cuculo, nella replica di domenica 28 delle 16, sarà supportato dal servizio di audiodescrizione per non vedenti e ipo vedenti.
NOTA ALLO SPETTACOLO - Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato
come volontario in un ospedale psichiatrico californiano; racconta, attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell'omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l'ha avvicinata a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell'Ospedale psichiatrico di Aversa.