Quattro giorni di "Colpi di scena", la Biennale di Teatro contemporaneo per ragazzi e giovani: tutti gli spettacoli
Al via la 12esima edizione di Colpi di scena – Biennale di Teatro contemporaneo per ragazzi e giovani organizzata da Accademia Perduta/Romagna Teatri e ATER Fondazione in collaborazione con Comune di Forlì e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì che si terrà a Forlì (con una piccola trasferta a Faenza nel secondo giorno di lavori) da martedì 28 giugno a venerdì 1 luglio 2022.
Diciotto spettacoli, di cui otto “Prime nazionali”, portati in scena da compagnie regionali e nazionali, con una rappresentanza internazionale costituita da: Simone De Jong Company e Dadodans (Paesi Bassi) e PerpetuoMobileTeatro (Svizzera). Ecco il programma:
MARTEDÌ 28 GIUGNO
• Ore 15.30 Teatro San Luigi, Forlì – PRIMA NAZIONALE
MADAME REBINÉ 'Il Gran Ventriloquini' di e con Max Pederzoli
Uno spettacolo ricco di colpi di scena e numeri brillanti: dalla magia all’acrobazia, dall’ipnotismo al beat box, dal rumorismo al canto. Tutto concepito, realizzato e interpretato dall’unico e inimitabile Gran Ventriloquini. Cosa accadrà quando Klaus il clown, la sua fedelissima spalla, rifiuterà di esibirsi? E chi è Gianni Calzino? Il Gran Ventriloquini dovrà affrontare numerosi imprevisti ma tuttavia saprà regalare un’esperienza inaspettata e indimenticabile.
• Ore 17 Teatro Testori, Forlì – PRIMA NAZIONALE
TEATRO EVENTO / ZACHES TEATRO 'Cipì', drammaturgia e regia Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino con Giorgio Scaramuzzino e con Amalia Ruocco, Gianluca Gabriele/Enrica Zampetti
Nel 2022, anno del centenario di Mario Lodi, ricorrono anche i 50 anni dall'uscita di Cipì, forse il libro più conosciuto e letto del maestro di Vho. In questa occasione Teatro Evento e Zaches Teatro si sono “incontrati” per dare vita ad un progetto che unisce il teatro di narrazione con il teatro performativo e di figura. Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino firmano una nuova lettura di un classico, con un allestimento teatrale che farà affiorare temi e colori nascosti tra le pieghe di una delle storie più amate da tante diverse generazioni.
L’opera viene affrontata attraverso il rapporto speciale che Mario Lodi aveva con i suoi alunni. E così nasce la figura del narratore protagonista dello spettacolo: un maestro ormai vecchio che ritorna tra i banchi di scuola, dove lui stesso sedeva per affiancare i bambini nel loro percorso.
• Ore 18.30 Teatro Il Piccolo, Forlì – PRIMA NAZIONALE
COMPAGNIA DEL SOLE 'Il messaggero delle stelle'. Come evitai la guerra, salvai il mondo e divenni amico di Galileo Galilei di Francesco Niccolini - con Flavio Albanese, regia Marinella Anaclerio , co-produzione Compagnia del Sole, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
Un cavaliere medievale, di più: un paladino di Carlo Magno, è lui il protagonista dello spettacolo. Non arriva in scena come un qualunque personaggio, lui precipita letteralmente dal cielo. Non è un paladino qualunque, è Astolfo d’Inghilterra, il più sorprendente, strano e pasticcione fra tutti i paladini di Carlo Magno. Precipita dal cielo perché da sempre lui viaggia su e giù dalla Luna: a lui il compito di riportare sulla Terra il senno di Orlando, che lo ha smarrito per amore della bella Angelica. Nel suo eterno viaggiare gli è successo qualcosa di inatteso, un incontro speciale, lassù sulla Luna, dove è conservato tutto ciò che sulla Terra viene perduto, incontra un gruppo di vecchietti vestiti con abiti antichi, impegnati – intorno a una grande tavola riccamente imbandita – a discutere… Tra rime surreali, un po’ di scienza e molta patafisica, l’incontro tra uno dei magici protagonisti dell’Orlando Furioso e Galileo, Copernico, Keplero, Newton e gli altri grandi scienziati del passato, si trasforma in una giostra di sorprese e scoperte, che farà di Astolfo un autentico “messaggero delle stelle”…
• Ore 20.30 Teatro Diego Fabbri, Forlì
TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI 'I sognatori', spettacolo di teatro danza nel centenario della nascita di Federico Fellini di Manuela Capece e Davide Doro
Si dice che quando Gigante è nato sia uscito dalla pancia della sua mamma facendo una capriola. Era chiaro a tutti che Gigante voleva fare uno spettacolo. Poi un giorno Gigante è diventato vecchio e allora per aiutarlo sono arrivati Cico e Pallina. Anche loro vogliono fare uno spettacolo. Gigante insiste con la storia della luna, forse perché è vecchio e l’ha vista per davvero. Cico e Pallina non l’hanno mai vista. Non sanno se la storia della luna è vera, ma Gigante dice che è sicuro, è sicuro che se faranno lo spettacolo lei tornerà e tutti la potranno vedere. Le celebrazioni del centenario della nascita di Federico Fellini sono state l’occasione per una riflessione sulla necessità di coltivare la capacità di immaginazione tipica del bambino, quello straordinario talento che appartiene all’infanzia di muoversi liberamente tra verità e finzione, tra reale e immaginario.
MERCOLEDÌ 29 GIUGNO
• Ore 10 Teatro San Luigi, Forlì – PRIMA NAZIONALE
ACCADEMIA PERDUTA / TCP Tanti Cosi Progetti 'Ferdinando il toro, i fiori e il calabrone' di Danilo Conti e Antonella Piroli con Danilo Conti
C’era una volta in Spagna un piccolo toro che si chiamava Ferdinando. Tutti gli altri piccoli tori, suoi compagni di allevamento, correvano, saltavano e si prendevano a testate; ma Ferdinando no. Lui aveva il suo posticino prediletto sotto un albero di sughero, dove si accucciava tranquillamente all’ombra ad annusare i fiori. Così inizia la storia di Ferdinando il Toro che non ama combattere e dimostrare la sua forza, e non per una decisione o per un particolare motivo, ma perché semplicemente è fatto così. Perché ama il profumo dei fiori e la loro bellezza. Pubblicata per la prima volta nel 1936, la favola di Ferdinando, il giovane toro che preferisce il profumo di un fiore alla violenza della corrida, suonò a molti come una nemmeno troppo velata metafora pacifista. Un messaggio potente, che contrapponeva in modo ironico e paradossale l'umanità del toro e la bestialità della violenza e della guerra.
• Ore 11.30 Teatro Testori, Forlì
ALCHEMICO TRE 'Sono solo favole' di Michele Di Giacomo e Martino Reggiani, diretto e interpretato da Michele Di Giacomo
Lo spettacolo, racconta la storia di Giacomo Grimi, un ragazzo molto pratico, che non lascia spazio alla fantasia. Un giorno, mentre sta svuotando la casa in cui ha passato l’infanzia assieme alla madre, scrittrice di storie per bambini, trova sul computer una cartella dal titolo: “Sono solo favole”. La apre. Si tratta di una serie di immagini e favole incomplete, assieme ad un messaggio audio in cui la madre invita Giacomo a terminare la sua opera: “Sono sicura che sarà un gioco da ragazzi, tanto, come mi dicevi sempre, le mie sono solo favole”. Giacomo chiude il computer ma la casa prende vita e si trasforma in una prigione. L’unico modo per uscirne sarà fare appello alla fantasia e finire il libro, ma forse avrà bisogno dell’aiuto di bambine e bambini…
• Ore 16.15 Casa del Teatro, Faenza (RA)
MANDARA KE 'C’è nessuno' drammaturgia di Elena Grimaldi e Gioacchino Cappelli, interpretato e diretto da Gioacchino Cappelli
L’incontro con il mondo dei giovani ha determinato la presa di coscienza di problematiche e disagi provocati dall’uso indiscriminato di internet, giochi online e network telematici. Un autorevole ricercatore dà questa definizione “la dipendenza da Internet provoca nel cervello problemi simili a quelli derivanti dall’uso di eroina. Ma può essere anche più nociva, perché distrugge i rapporti sociali a qualsiasi livello e deteriora progressivamente il corpo senza che il malato se ne renda conto” (Tao Ran, psichiatra cinese). Questo pericolo è vivo in ogni casa e i ragazzi ne sono esposti in ogni momento della giornata. C’è Nessuno si occupa del rapporto delle giovani generazioni con internet i media e i video giochi, un rapporto che sta creando, soprattutto nel periodo della pandemia, delle dinamiche di subordinazione e la manifestazione di un malessere a cui per anni non è stata rivolta un’adeguata attenzione e ha portato alla luce quel fenomeno degli Hikikomori, ragazzi che si chiudono in casa rifiutando ogni rapporto che non abbia la mediazione della rete.
• Ore 18 Teatro Masini, Faenza (RA) – PRIMA NAZIONALE
LA BARACCA – TESTONI RAGAZZI 'Il bosco e la bambina', testo e regia di Bruno Cappagli - con Sara Lanzi e Fabio Galanti
Elisa e Andrea sono due fratelli che raccontano, da punti di vista differenti, di quella volta che Elisa, a soli nove anni, si perse nel bosco rischiando la vita. Andrea è un attore di teatro che tenta di mettere in scena quella vicenda familiare attraverso la narrazione scenica ma Elisa, presente in sala, lo interrompe e lo aiuta a ricostruire, attraverso un vissuto dirompente che riaffiora, quanto realmente successe in quei giorni. Ora i due fratelli, insieme sul palcoscenico, hanno l’occasione di ritrovarsi e confessare pensieri, paure e desideri che li animarono. Da una parte Andrea che temeva di aver perso per sempre la sorellina; dall’altra Elisa che dovette trovare il coraggio di vincere la fame, la rabbia di essere stata abbandonata, la paura del buio e di presenze minacciose, amplificate nella sua testa da una voce perturbante. Il bosco e la bambina diventa così uno spettacolo nello spettacolo che vuole affrontare una storia di fratellanza e di affetto, di paura, lotta e coraggio.
• Ore 21.30 Piazza Nenni/Molinella, Faenza (RA)
TEATRO DUE MONDI' Rossini flambé' di Alberto Grilli ,con Federica Belmessieri, Tanja Hostmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori
Rossini flambé è una divertente e scatenata sequenza di canti, testi e comiche situazioni che, come una ricetta elaborata, mescola temi che variano dagli ingredienti in cucina all’amore, dal vino ai piaceri della vita. L’antefatto è l’improbabile e fortunoso ritrovamento di un manoscritto giovanile di Gioacchino Rossini, perduto da qualche parte nelle terre di Romagna, dove visse la sua giovinezza. E la storia svelata assume i toni così congeniali alla fantasia dell’autore: amore, musica, cucina... Ci troviamo all’interno di una trattoria gestita da due fratelli “gemelli” ma assolutamente non somiglianti tra loro, Otello ed Idilio, in cui lavorano anche due aiuto-cuoche e un inserviente. Sulla difficile scelta tra un menù legato alla tradizionale cucina regionale, e un altro più attento alle contemporanee esigenze salutiste, iniziano le contrapposizioni tra i due fratelli, che trovano alleate o nemiche le loro collaboratrici. I cuochi cantano e suonano strumenti di cucina, casseruole, pentole e posate, indossano maschere che insieme alla cucina e alla musica, richiamano un’altra italianità famosa nel mondo, la Commedia dell’Arte.
GIOVEDÌ 30 GIUGNO
• Ore 10 Teatro Felix Guattari, Forlì
SIMONE DE JONG COMPANY (NL) 'Hermit', regia di Simone de Jong - con Koen van der Heijden
Durante il lockdown abbiamo avuto l’impressione che la casa si fosse rimpicciolita perché, più di prima, è stata contenitore di suoni e gesti della quotidianità. Proprio come la mini casa animata protagonista dello spettacolo: una scatola sonora che stimola i sensi e l’immaginazione dei piccolissimi. Una performance fisica e non verbale, una piccola casa e il suo abitante: celebrando la gioia della scoperta, Hermit è uno spettacolo lieve, divertente ed emozionante.
• Ore 11 – 12.30 Ridotto del Teatro Diego Fabbri, Forlì
INCONTRO '2023: un ponte Italia – Paesi Bassi sul Teatro Ragazzi'
Durante l’incontro saranno presentate le opportunità e le modalità di adesione al programma speciale di promozione della cultura olandese per bambini e ragazzi in Italia che sarà realizzato nel 2023. Un incontro con i rappresentanti della Fondazione olandese per le Arti Performative e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia a cura di ATER Fondazione.
• Ore 15.30 Teatro Il Piccolo, Forlì
ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI 'Il lungo viaggio del coniglio Edoardo' di e con Maurizio Casali e Mariolina Coppola, regia di Claudio Casadio
Edoardo è un coniglio di porcellana molto fortunato. Vive in una bella casa, è amato e coccolato dalla sua padroncina, una bambina di nome Violetta, ed è viziato dai genitori di lei, alla stregua di un vero coniglio. Poiché si ritiene una creatura eccezionale, ad Edoardo sembra tutto dovuto, amore e premure, ma uno sfortunato viaggio in crociera sconvolgerà per sempre la sua comoda vita.
Come nella migliore tradizione delle fiabe e della letteratura per l’infanzia, c’ è il tema del viaggio, in questo caso non scelto ma subìto, formidabile motore di crescita e di maturazione. Nel caso di Edoardo, anche e soprattutto un viaggio attraverso i sentimenti.
• Ore 17 Teatro Testori, Forlì
PERPETUOMOBILETEATRO 'Scrooge – non è mai troppo tardi' creazione collettiva PerpetuoMobile Teatro con Brita Kleindienst, Marco Cupellari, David Labanca
Tratto da A Christmas Carol di C. Dickens.
Scrooge, intramontabile archetipo dell’avaro, alla vigilia di Natale riceve la visita del suo defunto socio d’affari, Marley: “mio vecchio amico, se non cambierai, rimarrai incatenato alla tua avarizia, morendo solo e odiato da tutti”. Le campane suonano già la mezzanotte, e forse non è ancora troppo tardi…
• Ore 18.30 Teatro Diego Fabbri, Forlì – PRIMA NAZIONALE
TEATRO GIOCO VITA 'Cassandra. Perché non vedono il mondo intorno a noi?', testo e drammaturgia Enrica Carini e Fabrizio Montecchi, con Valeria Barreca e Letizia Bravi,regia e scene Fabrizio Montecchi
Cassandra è un’adolescente. Scrive poesie, non conosce altro modo per esternare il dolore che prova verso ciò che vede accaderle intorno. Non vuole assumere su di sé la responsabilità del dire perché vorrebbe essere solo come gli altri ma dentro di lei sa che questo non è possibile. Decide allora, consigliata da Arisbe, di fare l’unica cosa che può fare: dire agli uomini quello che non vogliono vedere. Nel farlo Cassandra è sempre più temuta e odiata da tutti. Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Eppure, nonostante l’inquietudine che le sue parole ci provocano, Cassandra appare sempre lontana, difficile da credere fino in fondo, chiusa nel ruolo di allucinato profeta che il mito le ha assegnato. Per questo, nello spettacolo, Cassandra è portata il più possibile vicino a noi: perché è umana, presente e viva come noi e come noi abitata dall’incertezza e desiderosa di speranza. È nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza e vede che questo è il frutto delle folli azioni di quella specie umana a cui lei stessa sente di appartenere e che sente di amare. “Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”, si domanda allibita Cassandra. E nel farlo si rivolge a tutti noi, perché la cosa più importante è essere umani, sperare e avere cura dell’esistenza che dalle ceneri torna a germogliare, in ogni lingua, in ogni luogo, fino alla fine.
VENERDÌ 1 LUGLIO
• Ore 10 Teatro Felix Guattari, Forlì – PRIMA NAZIONALE
DADODANS (NL) 'KLeuR+', ideazione Gaia Gonnelli - coreografia Gaia Gonnelli, Candela Murillo, performer Mayke van Kruchten - musica Wiebe Gotnik
Una ballerina vestita di bianco si insinua, si muove, rotola, contorce e gira su un pavimento di carta. Lascia tracce di vernice rossa, blu, gialla, verde… Lentamente ma inesorabilmente emerge un dipinto colorato, fatto non solo da pennelli o mani o dita, ma dall’intero corpo della danzatrice.
• Ore 11.30 Teatro Testori, Forlì
DROGHERIA REBELOT 'Caro lupo', ideazione di Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes, regia, drammaturgia e cura dell’animazione di Nadia Milani
«Caro Lupo…» è l’inizio di una lettera che ha il sapore di una fiaba. C’è una piccola casa in mezzo ad un grande bosco. In quella buffa casetta si sono appena trasferiti la mamma, il papà e la piccola Jolie, una bambina con una fervida immaginazione che la porta ad inventare milioni di storie, tanto che anche lei, ogni tanto, si interroga sul confine labile tra realtà e finzione. È curiosa, coraggiosa, intraprendente, le piacciono le stelle, il suo inseparabile orso di pezza Boh e le cose che fanno un po’ paura. Ma quando Boh scompare, Jolie sente un coraggio inarrestabile, quel coraggio che solo l'Amore sa regalarci. E decide di partire, di andare alla ricerca di Boh, verso l’ignoto, si addentra nel bosco, incontra i suoi abitanti, si imbatte in ombre scure, scopre paesaggi incantati, e quando pensa di essersi perduta per sempre, Nonno Nodo e Nonna Corteccia le regaleranno la chiave per affrontare la paura. Perché tutti abbiamo paura e, a volte, essa si può addomesticare, se le guardiamo da vicino, se la attraversiamo, sa diventare piccola e preziosa.
• Ore 15 Teatro Diego Fabbri, Forlì – PRIMA NAZIONALE
EQUILIBRIO DINAMICO DANCE COMPANY - LA LUNA NEL LETTO 'Anastasia. L’ultima figlia dello Zar', da un’idea di Roberta Ferrara, drammaturgia, regia, scene e disegno luci Michelangelo Campanale, coreografie di Roberta Ferrara, con Serena Angelini, Alberto Chianello, Beatrice Netti, Luca De Santis, Giulia Bertoni
In un ospedale, dopo essere stata salvata dalla morte in un canale di Berlino e dopo mesi di mutismo, una donna rivela di essere Anastasia, l’ultima figlia dei Romanov i reali che furono trucidati dalle milizie bolsceviche. Una sopravvissuta. Uno dei casi più misteriosi del Novecento. È lei o non è lei? La musica batte il tempo e il tempo scorre, fugge come un cavallo, senza tregua e lascia particelle di memoria che diventano leggenda senza tempo, che esplodono nello spazio ricreando un luogo nel quale Anastasia è intrappolata nella ricerca di sé stessa.
• Ore 17 Teatro San Luigi, Forlì
ACCADEMIA PERDUTA / TEATRO PERDAVVERO 'Il seme magico' di Marco Cantori - con Marco Cantori, Diego Gavioli, scenografie Nives Storci - musiche Diego Gavioli, Giacomo Fantoni e Marco Cantori
C’era una volta nella lontana Cina un vecchio imperatore, che non sapeva a chi lasciare il trono perché non aveva eredi. Decise allora di dare un semino ad ogni bambino dell’impero: “Il bambino che, dopo aver coltivato il suo semino, porterà il fiore più bello, diventerà il nuovo imperatore”. Li è un bambino che vive in un paesino di campagna ed è bravissimo a coltivare i fiori. Così anche lui partecipa al concorso ma, quando ormai è il momento di mostrare il suo fiore all’imperatore, Li si ritrova con un vaso ancora vuoto, mentre gli altri bambini hanno coltivato dei fiori fantastici… Si scoprirà che Li è stato l’unico bambino sincero, perché tutti i semi che l’imperatore aveva distribuito erano stati cotti e quindi non potevano germinare nessun fiore. E la sincerità, almeno nelle favole, viene premiata dal vecchio imperatore, che decide di lasciare il suo trono al piccolo Li, piccolo grande maestro di onestà, che d’ora in poi tutti chiameranno “L’imperatore sincero”.
• Ore 19 Teatro Felix Guattari, Forlì
TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI ' Cide. I doni di papà Cervi' di Marina Allegri - con Maurizio Bercini e Elisa Sandrini, regia di Maurizio Bercini, realizzato in collaborazione con Istituto Alcide Cervi e Caracò Teatro
Questo progetto parte da un luogo: la casa della famiglia Cervi, ora Museo, luogo di memoria. I luoghi hanno ricordi, hanno cicatrici, ferite che aprono verso il dentro e verso il fuori. Spiragli da cui la Storia può filtrare e il Futuro incanalarsi.
Diceva Platone che la memoria null’altro è se non un teatro gremito di immagini. A noi dare forma e voce a queste immagini che filtrano dalle cicatrici di Casa Cervi. Condividere una memoria collettiva che abita nelle cicatrici di una casa di campagna, nei doni di un padre triste ed orgoglioso, in una pianura di mucche e nebbia. Sedere al tavolo del “mi ricordo...” potrebbe servire ad immaginare un “facciamo che sarà...”. Immaginazione può essere memoria che, travalicando i fatti costruisce ponti, può essere impegno, onestà, educazione.
Gli spettacoli sono aperti al pubblico (salvo disponibilità) a ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria: 0546 2264. Informazioni: colpidiscena@accademiaperduta.it, accademiaperduta.it – ater.emr.it