Quinto e ultimo appuntamento della rassegna concertistica "Gioia. Passione dell’attesa"
Sabato, alle 16, nella chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino è previsto il quinto e ultimo appuntamento della rassegna concertistica "Gioia. Passione dell’attesa". Appuntamento con "Elegia per il Bel Paese. L’amicizia tra Hans Werner Henze e Ingeborg Bachmann". Nel corso dei secoli innumerevoli furono gli artisti e i poeti che videro nell’Italia non una seconda patria, bensì ‘la’ patria. Estrema propaggine di questa generazione di intellettuali furono Hans Werner Henze, uno dei maggiori compositori del ‘900, e la scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann, i legati tra loro da un’intensa amicizia che generò altresì un fruttuoso sodalizio artistico. Nell’autobiografia Canti di Viaggio, Henze, forse memore proprio delle pagine in cui Goethe racconta il suo ingresso nel Bel Paese attraverso il Brennero, confessa lo stupore che lo sopraffece quando nel 1951 vide per la prima volta l’Italia: «[…] guardai la campagna che digradava verso il mare e scrutai il mare stesso, nel quale si rifletteva il sole, e sentii che in qualunque momento Nettuno, Venere, o anche Giove in persona, avrebbero potuto emergere da sotto la sua superficie dorata, scintillante, splendente. Esisteva quindi un mondo migliore! Quella sera mi innamorai follemente degli italiani». «Un mondo migliore»: commuovono le parole di Henze. Siamo capaci noi Italiani a provare riconoscenza verso questo «mondo migliore» che ci è stato lasciato in eredità? Perché la riconoscenza chiama poi a responsabilità, a rispondere alle urgenti interpellanze che si levano dai monumenti, dalle statue, dagli affreschi, dalle biblioteche, dalle cattedrali del nostro Paese. Sappiamo scorgere dietro tutto questo l’Eros poietico di cui parla Platone nel Simposio, un Eros che invita non solo a contemplare la bellezza, ma a generarne di nuova? La germanista Rita Svandrlik dell’Università di Firenze traccerà un suggestivo percorso di questa singolare amicizia, che sarà arricchito dalla lettura di alcune poesie della Bachmann da parte di Paola Contini. L’organista Stefano Pellini, accompagnato dal violinista Gabriele Raspanti, eseguiranno partiture della gloriosa scuola napoletana (Durante, Corelli, Fiorillo, Porpora e Pergolesi). Ingresso libero fino a esaurimento posti.