"Il Maestro di cappella" di Domenico Cimarosa per la rassegna "Gioia. Passione dell’attesa"
Per il terzo appuntamento della rassegna concertistica "Gioia. Passione dell’attesa", in programma sabato alle 16 alla chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino, sarà protagonista "Il Maestro di cappella" di Domenico Cimarosa. L'opera, dovrebbe, prima di tutto, figurare nel canone delle operette didattiche (il diminutivo riguarda solo la breve durata delle stesse, non già la loro qualità) pensate per i fanciulli, quali Pierino e il lupo di Prokf’ev e Guida del giovane all’orchestra di Britten, per limitarsi ai titoli più celebri. Tuttavia, oltre a essere una smagliante partitura, l’intermezzo di Comarosa è a tutti gli effetti anche un piccolo classico della politica.
Nella difficoltà incontrata dal Maestro di cappella di mettere insieme i diversi strumenti affinché questi producano un suono armonico pur nella specificità timbrica di ciascuno si può ravvisare la fatica che ogni ordinamento democratico incontra nel mettere insieme i distinti. Che altro è l’anarchia politica se non l’incapacità il capriccio di ogni cittadino di suonare a proprio talento senza accordarsi agli altri? Che altro sono le leggi che regolano la polis se non i silenzi e le pause che si devono rispettare se si vuole ottenere il buon funzionamento dell’insieme? Ma non solo. Il Maestro di cappella offre altresì un identikit del vero leader, di colui che, come dice la parola stessa, è capace di ‘guidare’, ‘condurre’ i suoi a una meta, trasformando le differenze in un punto di forza. L’opera di Cimarosa, interpretata dal baritono Gianandra Navacchia con l’accompagnamento della Ensemble Amadeus, sarà preceduta dall’introduzione di Ilario Belloni (Università di Pisa) intitolata: La politica, ovvero la gioia del bene comune. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.