BalMusette protagonisti alla Rocca di Castrocaro con Athos Bassissi e Antonio Stragapede
Continua il festival Entroterre con il secondo appuntamento in terra Romagnola di TacaDancer che per l’occasione si trasferisce giovedì alle 21 alla Rocca di Castrocaro. BalMusette è una produzione TacaDancer/EntroTerre nata nel 2015 per il tradizionale appuntamento del festival a Vergato (Bologna). Athos Bassissi e Antonio Stragapede accompagnano il pubblico nella Musica Musette. Musica della Parigi del secolo scorso nata grazie agli emigrati italiani ed emiliani in Rue de Lappe e conosciuta in tutto il mondo. Pochi sanno che il Bal Musette, tradizione musicale parigina da ballo, nasce anche grazie all’immigrazione emiliana. I nostri valzer si trasformano, il ricordo di casa si mischia alla musica francese, ai primi timidi suoni di un Jazz europeo originale.
Un progetto artistico che vuole riprendere uno dei rami meno conosciuti e più lontani dei mille rivoli che la musica da ballo di casa nostra ha intrapreso già dall’inizio del XX secolo.“ Il concerto si terrà anche in caso di maltempo all’interno della rocca. Per chi non lo conoscesse, TacaDancer è il percorso del festival Entroterre che parte dall’acquisizione originale dei repertori e dei modi musicali delle diverse tradizioni di Liscio con l’obiettivo, anche scientifico, di presentare, conoscere e comparare, all’interno del fenomeno della musica da ballo di coppia, differenti tradizioni musicali, culturali, artistiche e sociali dell’Italia fra Ottocento e Novecento.
Lo sguardo progettuale utilizzato non è infatti esclusivamente musicologico, bensì storico e spettacolare, interessa far emergere gli aspetti culturali e sociali (collettivi ed individuali) delle genti che hanno abitato e vissuto i territori della musica del ballo popolare di coppia. L’attenzione è andata, seguendo gli sviluppi di questa tradizione, agli anni centrali della trasformazione che vide il passaggio da un’Italia pre-moderna a un’Italia assolutamente inclusa nei processi internazionali dell’economia moderna. Contadini, proletari e piccoli artigiani, mossi dall’esigenza di emancipazione e di sopravvivenza, rielaborarono (in molte zone d’Italia) una tradizione musicale che funzionò come colonna sonora di un’intera epoca e rappresentò, per molti di essi, l’opportunità reale per realizzarsi professionalmente come musicisti per il nuovo mercato dell’intrattenimento musicale e da ballo.