"Sebben che siamo donne", la riedizione del volume sulle donne resistenti in memoria di Tonina Laghi
L'Anpi di Forlì-Cesena ha presentato una riedizione del volume "Sebben che siamo donne", di Rosalba Navarra e Grazia Cattabriga, edito per la prima volta nel 2005, arricchito dagli atti del convegno sui fatti della Ripa, con interventi di Maria Giorgini , Mara Valdinosi, e Laura Orlandini, curato da Miro Gori presidente dell'ANPI provinciale di Forlì Cesena.
L'opera,che sarà presentata al pubblico, alle 20,30 di venerdì primo ottobre , presso il salone comunale in piazza Saffi a Forlì, è dedicata al ricordo di Tonina Laghi, staffetta partigiana e una delle organizzatrici dello sciopero della Ripa, che avrebbe compiuto 100 anni il 2 ottobre, ma che se ne è andata pochi giorni fa. Saranno presenti alcune delle autrici, e Miro Gori, presidente Anpi Forlì-Cesena . Il Sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, porterà i saluti dell'amministrazione comunale. A coordinare i lavori sarà il presidente di Anpi Forlì, Vico Zanetti. Si ricorderà anche la figura di Adalberto Erani, giornalista, che ha contribuito alla postfazione dell'opera, e fu uno dei più impegnati promotori della riscoperta degli eventi legati alla Ripa. La popolazione è invitata ,
"“Sebben che siamo donne...” raccoglie trenta testimonianze di donne protagoniste della Resistenza nel forlivese «che hanno raccontato con appassionata semplicità e modestia – spiegano Grazia Cattabriga e Rosalba Navarra – la loro esperienza di donne coraggiose nel vivere quotidiano e nelle situazioni straordinarie. Ci siamo limitate – seguitano le curatrici – a riportare fedelmente le testimonianze che, pur non volendo avere un profilo di prevalente carattere storico, in realtà, secondo noi, rivestono un grande valore perché documentano in modo circostanziato la portata affatto marginale dell’impegno e del ruolo delle donne all’interno del movimento resistenziale per la conquista della libertà e della democrazia. Ci siamo rese conto – precisano – che molte erano storie nascoste, storie non scritte di sofferenze e di sacrifici spesso taciuti, testimonianze di un impegno, mai rivendicato, nella lotta per l’affermazione della libertà, sulle quali è calato il silenzio della memoria».
Forlì, marzo 1944. Le donne scatenano la prima ribellione “politica” contro il fascismo. Sono le donne di Forlì che, avendo appreso della fucilazione di cinque renitenti alla leva nella caserma di via della Ripa, scendono spontaneamente in strada con un “programma” politico: "basta fascismo! basta guerra! non uccidete più i nostri figli, mariti, padri, fratelli...". Accendono così la miccia che il 27 marzo dà il via a un grande sciopero che salva la vita degli altri nove (o forse dieci) renitenti che stanno per essere fucilati. Le ribelli di via della Ripa offre un primo e assai efficace resoconto e una prima approfondita analisi della vicenda, calandola nel più ampio contesto nazionale, narrandola nei dettagli, mettendola in relazione col mondo del lavoro.