Torna a Forlimpopoli l'appuntamento con la Segavecchia
Come ogni anno a metà Quaresima arriva la Segavecchia. Da sabato 27 febbraio a domenica 6 marzo, a Forlimpopoli si svolgerà la classica manifestazione che ogni anno attira migliaia di persone nella pittoresca cittadina romagnola, situata tra Forlì e Cesena, ai piedi della splendida collina di Bertinoro. La Segavecchia, “Segavecia” in dialetto, si svolge con il patrocinio del Comune di Forlimpopoli. Affonda le sue radici nella cultura contadina e mercantile della cittadina romagnola: una settimana di festa, che spezza il rigore della Quaresima per regalare a residenti e visitatori una serie di attrattive per tutte le età.
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Il segreto del successo della Segavecchia sta nel mistero e nella magia che le aleggia intorno. Nessuno infatti sa quale sia stata la prima edizione della festa più antica di Forlimpopoli. Una cosa è certa, la Segavecchia è una delle manifestazioni che dalla notte dei tempi hanno reso celebre in Italia e nel mondo Forlimpopoli, nota soprattutto per avere dato i natali a Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo, autore del primo grande libro di cucina scritto in lingua italiana: “La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene”.
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Nelle due domeniche che inquadrano la manifestazione, la Vecchia sfilerà nella suggestiva cornice del centro di Forlimpopoli, tra le vie, la piazza e la Rocca, accompagnata nella sua passeggiata dai carri in concorso, dai carri ospiti e dai gruppi mascherati a piedi. Il tutto si svolgerà al suon di risate, lanci di coriandoli, scherzi e giochi. Come da tradizione, i carri e la Vecchia sono stati allestiti con la solita maestria nelle lunghe e fredde notti invernali dai carristi che nell’intera preparazione hanno riposto tutta la loro arte e la loro passione.
Oltre al corso mascherato, il ricco programma della festa prevede anche quest’anno una nutrita serie di eventi, volti a soddisfare tutti i gusti. Per questo sarà possibile trovare un po’ di tutto: dal luna park alle bancarelle, dalla frutta secca agli spettacoli teatrali, alle visite al museo. Da anni, è stata istituita un’associazione, attiva tutto l’anno, che si occupa dell’organizzazione e della gestione della festa di fine inverno. “Come ogni anno – dichiara Mirco Campri, presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese – il mio augurio rivolto a tutti quelli che vorranno venirci a trovare dal 28 febbraio al 6 marzo è buon divertimento. L’invito invece è quello di contattarci nel caso si desideri collaborare all’organizzazione e allo svolgimento della Segavecchia, una bella manifestazione che da sempre porta lustro e visibilità alla nostra città e a tutta la Romagna”.
Oltre all’Ente, a dar vita alla festa, patrimonio di tutti i forlimpopolesi, concorrono tutti gli abitanti dell’accogliente cittadina romagnola e in particolare le associazioni, i gruppi e tutti coloro che attivamente con il loro lavoro o il loro sostegno contribuiscono ogni anno alla svolgimento e alla buona riuscita della festa. Non va infine sottaciuto l’importante contributo dato dall’amministrazione e dai dipendenti comunali, nonché dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile che, nel periodo che precede e durante la festa, si assumono un carico enorme di lavoro e di responsabilità. Per agevolare l’affluenza, anche quest’anno, come da un po’ di tempo a questa parte, l’ingresso alla festa sarà a offerta libera.