Tra poesia, jazz e ritmi latini, arriva a Bertinoro Sergio Cammariere
Sabato 9 luglio (ore 21.00) Entroterre Festival prosegue nel suggestivo paesaggio di Bertinoro ai Giardini della Rocca con Sergio Cammariere, chansonnier e musicista dal raffinato tocco pianistico che, affiancato dalla sua storica band, presenta uno spettacolo, in una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini.
Oltre ai suoi brani più amati trovano spazio anche le sue ultime creazioni che danno vita al lavoro dal titolo La fine di tutti i guai”. Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature: Tempo perduto, Via da questo mare, Tutto quello che un uomo”, il brano della prima partecipazione a Sanremo, in un perfetto equilibrio armonico che ne sottolinea l’intensità emotiva. Le suggestioni del pianoforte svelano la melodia de Dalla pace del mare lontano aprendo la strada ad un ritmo incalzante contaminato di venature latine. E ancora L’amore non si spiega, con il suo testo impegnato e sentimentale in cui la musica sconfina nella poesia, mentre chiude il capitolo dei ricordi la vivace e autoironica Cantautore piccolino. Immancabili poi i tributi e gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durate la sua carriera
SERGIO CAMMARIERE è nel 1992 che compone la sua prima colonna sonora per il film Quando eravamo repressi di Pino Quartullo e da allora seguono diversi lavori per il cinema. Nel 1997 partecipa al Premio Tenco e vince il Premio IMAIE come “Migliore Musicista e Interprete” della rassegna con voto unanime della Giuria. Nel gennaio 2002 esce il suo primo album, Dalla pace del mare lontano (EMI Music Italy), con la collaborazione di Roberto Kunstler per i testi e la partecipazione di Pasquale Panella per un omaggio a Charles Trenet (Il mare) e di un gruppo di musicisti oggi riconosciuti nell’ambito del grande jazz italiano e internazionale: Fabrizio Bosso alla tromba e flicorno, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e Olen Cesari al violino. Una “famiglia musicale” che lo segue tuttora e che si è arricchita con altri nomi di alto prestigio. Riceve numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio L’isola che non c’era come migliore album d’esordio, il Premio Carosone, il Premio De André come migliore artista dell’anno e la prestigiosa Targa Tenco 2002 – Migliore Opera Prima per Dalla pace del mare lontano. Vince il referendum di Musica e dischi come migliore artista emergente dell’anno. La partecipazione al Festival di Sanremo nel 2003 con Tutto quello che un uomo gli regala il terzo posto oltre al Premio della Critica e al Premio “Migliore Composizione Musicale” e due Dischi di Platino. Il suo talento nei concerti dal vivo lo porta a ricevere il Premio come “Miglior Live dell’anno” assegnato da Assomusica. Nel 2007 firma, tra le altre, la colonna sonora de L’abbuffata film di Mimmo Calopresti con cui vince il “Premio per la Migliore Colonna Sonora” al Festival Internazionale del Cinema Mediterraneo di Montpellier. Il suo quarto album Cantautore piccolino un disco antologico dedicato a Sergio Bardotti e Bruno Lauzi, svetta immediatamente in testa alle classifiche ed è Disco d’Oro nel giro di pochi giorni. Nell’ottobre del 2009 intraprende un nuovo viaggio, “contaminando” il jazz, sua grande passione, con ritmi e sonorità nuove e inedite che spaziano verso universi e mondi lontani. Agli strumenti tradizionali affianca sitar, moxeno, vina, tampura, tabla, dando vita a sonorità più esotiche, rese ancora più avvolgenti dall’Orchestra d’Archi diretta dal maestro Marcello Sirignano. Oltre al nucleo “storico”, nel corso degli anni hanno collaborato con lui musicisti di alto profilo e di livello internazionale: Arthur Maia, Jorginho Gomez, Gabriele Mirabassi, Michele Ascolese, Javier Girotto, Bruno Marcozzi, Simone Haggiag, Sanjay Kansa Banik, Gianni Ricchizzi, Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Roberto Gatto, Jimmy Villotti. Nel marzo 2011 riceve il Premio Internazionale MUSICA NEWS alla carriera. La redazione della prima free press musicale italiana del Centro Jazz Calabria di Cosenza lo riconosce “valido e talentuoso pianista, compositore eccellente e voce di grande intensità”. Premia la sua “raffinatezza espressiva, una carriera di spicco e brillante e la grande poesia e straordinarietà del suono”. Maggio 2019, il suo decimo album “La fine di tutti i guai”, riceve il premio come miglior colonna sonora al festival internazionale LIAFF di Calcutta per il film “Twelve minutes of rain”.
La Fondazione Entroterre sostiene Gli Amici di Luca per La Casa dei Risvegli Luca De Nigris Onlus.
Informazioni
Biglietti da 16 euro. www.entroterre.org, info@entroterre.org, 051 0113010?