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Riparte la stagione al Teatro Testori: voci, corpi, musica, spettacoli per bambini e scuole e laboratori

Il Teatro Giovanni Testori è a Forlì un luogo che offre opportunità di ampliare e approfondire prospettive di arte teatrale, in cui la tradizione e l’ideazione del nuovo coesistono e si confrontano in un processo di interazione e dialogo

Conclusasi la stagione estiva all'Arena San Domenico e dopo 10 intensi giorni di residenza artistica della compagnia Crack24, la sala di via Vespucci è pronta a riaprire le porte al pubblico per le sue rassegne. Quella che si appresta a partire è ancora una volta una stagione particolare, per comprensibili ragioni, che inducono gli organizzatori a presentare solo la prima parte di stagione, da settembre a dicembre. Ma è particolare anche nel senso in cui desidera esserlo ogni volta la proposta del teatro, nel suo portare avanti una riflessione sulla comunità umana e sull’arte.

Il Teatro Giovanni Testori è a Forlì un luogo che offre opportunità di ampliare e approfondire prospettive di arte teatrale, in cui la tradizione e l’ideazione del nuovo coesistono e si confrontano in un processo di interazione e dialogo. La prima rassegna a partire è quella serale, che sabato 25 settembre vedrà in scena Ciro Masella, con ReadingNovecento, da 'Novecento' di Alessandro Baricco. La suggestione di un racconto e la grande potenza di una storia prenderanno possesso dello spazio per animarlo di personaggi, luoghi, suoni, immagini e paesaggi. Ivonne Capece proporrà, sabato 2 ottobre alle 18, la performance Il due rosso secondo capitolo della trilogia "Io non ci sono. Percorsi nell'Emilia Romagna fascista, antifascista e postfascista". Una performance che riporterà lo spettatore indietro fino alle premesse storiche dello scontro tra fascismo e antifascismo per comprenderne anime e responsabilità. Lo spettacolo è all'interno del programma del festival “Colpi di Scena. Sguardo nel Contemporaneo” organizzato da Accademia Perduta Romagna Teatri e ATER Fondazione in collaborazione con Ravenna Teatri, Elsinor e Città di Ebla. Sabato 23 ottobre alle 20.30 sarà la volta di Bar Blues, liberamente tratto dai racconti di Giovanni Testori. La voce e il corpo di Federica Bognetti e il sax di Emiliano Vernizzi raccontano le vicende di un personaggio dal passato pieno di delusioni, amori perduti, inganni. Venerdì 3 dicembre alle 20.30 sarà invece la volta della Compagnia Arione de Falco, che con Storia di un no racconta la storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato ma che è bello lo stesso, dell'amore confuso con il possesso. È la storia di una giovane donna che sceglie di pensarsi intera e quindi dice basta, creando una reazione a catena in grado di cambiare le cose.

Le domeniche per le famiglie sono un altro tassello fondamentale della stagione del Testori. Un'occasione per le famiglie con bambini piccoli di incontrarsi in un luogo di arte e cultura, con spettacoli pensati per essere fruibili da un pubblico di tutte le età. Lo spettacolo d'esordio, il 31 ottobre, sarà Cattivini - Cabaret concerto per bimbi monelli, di Kosmocomico Teatro, omaggio in forma di concerto a quella fondamentale e vitale pulsione infantile che tutti conosciamo: la monelleria, il sovvertimento delle regole, la naturale inclinazione a sbagliare per imparare. Il 13 e 14 novembre (eccezionalmente in raddoppio) sarà la volta del mago delle bolle di sapone Michele Cafaggi, con la sua creazione più poetica e suggestiva: Ouverture des saponettes. Un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età. Il 28 novembre sarà ospite la Compagnia Rodisio, che con Ode alla vita porta in scena un inno alla creazione, ai bambini piccoli e alla loro straordinaria forza d’immaginazione. A concludere la rassegna, domenica 5 dicembre, I bestiolini, in cui il celebre autore e illustratore Gek Tessaro dà vita in scena a storie di insetti e di altri piccoli abitanti del prato, protagonisti dei suoi popolarissimi libri illustrati.

Nonostante la difficile situazione non mancano neanche le proposte per le scuole, che prevedono un’offerta (dal 4 ottobre alla fine dell’anno scolastico) di spettacoli in teatro, spettacoli che possono svolgersi a scuola anche per gruppi di singole classi, e laboratori per ragazzi e/o insegnanti. Prosegue anche l'attività internazionale, con diversi progetti in corso di svolgimento. Dal 2019 e fino al 2023 Elsinor è partner italiano di due progetti approvati dalla Commissione Europea nell'ambito del suo European Culture Funding Stream Creative Europe. Si tratta in entrambi i casi di progetti di cooperazione su larga scala: Playon! New Storytelling with Immersive Technologies; Connectup, The Lives of the Others - European Theatres for Young Audience in a Union of Diversity. Dedicato al tema "Utopie concrete nell'era digitale", Playon! è progettato per comprendere, apprendere, testare e applicare la tecnologia immersiva (strutture di gioco immersive, realtà aumentata e virtuale, suono binaurale, olografia, Slam / localizzazione simultanea e mapping, project mapping, ecc.) per spostare la narrazione classica in formati narrativi interattivi. In Connectup, 10 teatri con differenti competenze artistiche, 9 festival e 2 università, tutti attivi nel campo del teatro per le nuove generazioni, uniscono le loro diverse competenze in una "unione di diversità" europea mettendo in atto un'iniziativa culturale internazionale rivolta ai giovani, al fine di contrastare il processo di aumento della divisione sociale e culturale in tutta Europa. Elsinor è inoltre partner di EU Check, progetto di scambio sostenuto da Erasmus+, condiviso con il  Théâtre Paul Eluard di Choisy-sur-le-Roi e ODA teatri di Pristina e dedicato al fenomeno delle fake news. Il percorso, che si concluderà a novembre con una settimana di lavoro comune con i gruppi partner a Choisy-sur-le-Roi, è rivolto ai giovani dai 18 ai 25 anni.

LABORATORI

2,3 ottobre

Laboratorio sull’arte del racconto a partire da “Novecento” di A.Baricco, a cura di Ciro Masella. Un laboratorio incentrato sull’arte del racconto, sulle tecniche necessarie a “dare forma” con le parole, eliminando il superfluo. Un viaggio di analisi e scoperta del materiale di narrazione. Ci alleneremo a “creare mondi” e dare vita a personaggi. Impareremo a dosare colori e toni, a lavorare sulle sfumature, a condurre l’ascoltatore per mano stimolandone l’immaginazione. Impareremo come si racconta una storia. E avremo la fortuna di “allenarci” su una delle più belle storie mai raccontate. Il laboratorio è in collaborazione con Associazione FO_Emozioni.

Il club dei copioni - nuova proposta. La drammaturgia contemporanea è spesso percepita dal pubblico italiano come qualcosa di oscuro e poco intellegibile, guardata con sospetto e meno seguita del repertorio classico. Questo fa perdere il contatto con prospettive e linguaggi differenti e di particolare interesse. Per superare gli ostacoli che limitano la fruizione popolare della produzione drammaturgica contemporanea, proponiamo un ciclo di incontri di lettura, per gruppi analoghi a quelli dei club del libro ma dedicati a testi teatrali di autori contemporanei e guidati da registi e drammaturghi. Un percorso attraverso testi italiani e internazionali che più hanno segnato le scene nell’ultima decade, ma anche alla scoperta di altre opere, che potranno segnare la prossima. Testi esemplari per comprendere i meccanismi dello scrivere oggi per la scena. Un percorso non di semplice alfabetizzazione ma di conoscenza, per aprire la strada a una nuova relazione e comprensione della drammaturgia in generale, di quella contemporanea in particolare, e in senso più ampio dei linguaggi del teatro contemporaneo. Il primo incontro sarà lunedì 18 ottobre alle 20.30.

13-22 settembre
Nitropolaroid - Residenza artistica della compagnia Crack24

Nitropolaroid è nato dalla necessità di raccontare lo spaccato di una piccola società familiare, mediante
personaggi al limite del grottesco e attraverso una poetica capace di narrare le sfaccettature individuali
dei personaggi che si muovono nella storia. Da alcune settimane di lavoro con Cristina Pezzoli si era
formato un primo nucleo, un atto artistico che rispondeva alle domande: chi sono? Da dove vengo?
Dove vado? Nel dicembre 2020 e nel marzo 2021 è stato possibile iniziare a dare corpo alla
drammaturgia attraverso il lavoro con gli attori, fino allo sviluppo di un primo scheletro della creazione.
Lo studio nasce dall’esigenza di tenere gli occhi accesi, dalla fame di tuffarsi nei mondi degli altri
accogliendoli, di perdersi dentro il loro presente, sapendo che la risposta ai drammi della vita di
ciascuno, ammesso che esista, si trovi fuori e non dentro di noi.

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