Al Teatro "Il Piccolo" "Il lupo e i sette capretti"
Proseguono gli appuntamenti gratuiti con la nuova rassegna estiva del Teatro Il Piccolo di Forlì. Per il cartellone dedicato al teatro ragazzi, mercoledì alle ore 21 la compagnia Tanti Cosi Progetti presenterà la pièce Il lupo e i sette capretti, scritto ed interpretato da Danilo Conti e Antonella Piroli. Con questo spettacolo, prosegue il percorso di Tanti Cosi Progetti sulla fiaba classica: è Il lupo e i sette capretti nella versione dei fratelli Grimm, che sembra essere la più conosciuta: sei ingenui capretti finiscono nella pancia del lupo. Solo il più piccolo sfugge alla sua bocca vorace. Insieme alla mamma, con astuzia e coraggio, salverà i fratellini.
Questa fiaba è il punto di partenza di un lavoro che ha portato la compagnia ad una messa in scena con figure nella quale, parallelamente alla ricerca sul linguaggio della favola con le sue tante sfumature, approfondisce il lavoro sulle tecniche di animazione che da sempre caratterizzano le sue produzioni. Inoltre Il lupo e i sette capretti succede alle precedenti produzioni (I tre porcellini e Cappuccetto Rosso) creando un percorso sulla figura del lupo e di tutto quello che essa rappresenta nell’immaginario semplice e istintivo dell’infanzia e più complesso ed elaborato dell’età adulta.
Le fiabe sono fatte per essere raccontate, e diversi sono i modi per poterle raccontare. Forse il più comune è quello della narrazione (anche i genitori leggendo le fiabe ai figli diventano narratori, cercando di raccontare i fatti, creando un’atmosfera che catturi l’attenzione di chi l’ascolta, interpretando i personaggi differenziando le voci); Danilo Conti e Antonella Piroli hanno scelto di proporla attraverso quello che è il loro linguaggio, il loro modo di rivolgersi al pubblico per il quale l’attore in scena agisce e interagisce con tanti elementi, manipolandoli, giocando con essi. Il lavoro di questi elementi che si aggiunge, che supporta, che subentra a quello dell’attore è quello fatto sui pupazzi, sulle immagini, sugli oggetti (spesso recuperati, rielaborati) così che il lavoro dell’attore si arricchisce di quello dell’animatore.