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Eventi Castrocaro Terme e Terra del Sole

Il connubio artistico-artigianale della mostra “Probabili Dettagli”

Da 10 anni il pittore forlivese Giuseppe Bertolino esprime la sua arte in simbiosi con lo sforzo imprenditoriale dell'artigiano Stefano Monti

E’ in pieno svolgimento, presso La Rosa Arredamenti di Terra del Sole, l’evento multi-artistico “Probabili Dettagli”

Sono almeno 10 anni che il pittore siculo-romagnolo Giuseppe Bertolino esprime la sua arte intrisa di colori, pressoché in simbiosi con lo sforzo imprenditoriale di Stefano Monti. Siamo sulla Statale 67, subito dopo Villa Rovere, ad un passo dalla cittadella medicea risalente al XV secolo. Il felice connubio artistico-artigianale è percepibile già dalla strada: basta non andare di corsa. La forza cromatica di Bertolino si prende cura di quadri, ma anche di cucine, mobili, poltrone, divani, lampade e arredi. 

La mostra “Probabili Dettagli”, allestita fino al 7 agosto nello “showroom” di via Sacco e Vanzetti, 110 a Terra del Sole, aggiunge alla maestria acrilica dell’artista d’origine siciliana, la forza espressiva del fotografo Michele Truppi. 

“Quando un turista giunge da noi – dichiara il Sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Marianna Tonellato – si aspetta una serie di cose da vivere o vedere, in sostanza un racconto completo. La sinergia cultural-imprenditoriale fra Bertolino, Truppi e Monti va nella giusta direzione della condivisione d’intenti fra pubblico e privato”. 

“Non esiste un sistema turistico fra la Via Emilia e l’Appennino – dichiara l’assessore comunale al Turismo, Liviana Zanetti – e iniziative come questa sono la via obbligata per un concreto rilancio del territorio”. 

Pittore astrattista rientrante nella corrente della ricerca spirituale dell’arte, Bertolino è nato nel 1958 a Castelvetrano-Selinunte, nella Sicilia occidentale. Il suo approdo a Forlì è datato 2000, l’anno d’esordio del terzo millennio cristiano. La sua tecnica a rilievo con acrilici carica di qualità gli arredi di Stefano Monti, fino a renderli veri e propri pezzi unici. Proporre opere artistiche in un negozio, significa anche ricercare luoghi diversi dall’usuale. Il colore applicato al design offre all’arte contemporanea i punti di riferimento necessari per comprenderla e issarla a perno culturale del nostro tempo. Oltre a rinnovare la propria presenza al Conad Stadium di Forlì in occasione del prossimo Natale, con decine di formelle e sfere dipinte ad olio, senza dimenticare le etichette di alcune bottiglie di vino, Bertolino annuncia anche una sterzata artistico-esistenziale: la ricerca del sacro. 

Rappresentazioni della sacra famiglia, una Via Crucis, un ritratto di San Pier Damiani e persino una natività, tutto su carta: “Ognuno dei miei quadri – dichiara – vuole essere una struttura formale autosufficiente, l’equivalente pittorico di un’armonia universale che sento dentro di me o scopro nel mondo esterno”. La svolta del sacro è amplificata dalla possibilità di utilizzare carta speciale in pura cellulosa, sfruttando la tecnica del mastro cartaio marchigiano Franco Conti: “E’ una carta con l’anima – precisa Bertolino – che mi consente di utilizzare la materia come fosse matita”. Metafora della vita e del dualismo corpo/spirito, i suoi lavori associano alla dimensione spirituale del colore il trattamento dei fondi, in modo da lasciar sempre affiorare una percezione tattile dell’immagine. Questo vale ancor di più per le raffigurazioni sacre, percepibili con i sensi ma anche col cuore. 

Piero Ghetti

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