Una mostra dedicata a Enzo Pasqui a vent'anni dalla sua morte
Una mostra ripercorre il cammino artistico di Enzo Pasqui a vent’anni dalla morte. Fino all’11 novembre, nella Sala del Chiostro di San Mercuriale, è allestita un’antologia pittorica che rappresenta i momenti salienti di mezzo secolo artistico del pittore forlivese. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30, nei festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.
Nei quadri esposti, dipinti in un lungo arco di tempo, spicca la creatività di Pasqui, secondo il quale: un quadro deve rasserenare e tener compagnia, far vibrare le corde migliori che sono in noi perché la realtà è così intrigante e si propone in un'infinità di modi: è sufficiente illuminare di più un oggetto, cambiare un punto di vista per far risaltare significati che spiazzano completamente quelli già acquisiti.
Nato a Forlì nel 1920, iniziò prestissimo la sua attività di disegnatore. Diplomatosi ragioniere, si arruolò volontario e fu destinato al fronte russo. Dopo la guerra, laureatosi in economia, si impiegò all'Ufficio del Registro dove divenne Direttore; in seguito era ispettore delle tasse del Compartimento di Bologna e, 16 anni dopo, Conservatore delle Ipoteche a Forlì. Nel frattempo aveva progettato arredi per negozi, si era dedicato alla caricatura, alla pittura e alla grafica pubblicitaria. Era anche inventore, come dimostrano la carenatura di una Gilera 125, i cambi multi-rapporti per cicli, un silenziatore per fucile mitragliatore. Fu anche un valido caricaturista sin dagli anni della guerra. Complessivamente, sono 754 le manifestazioni cui in mezzo secolo di attività pittorica ha partecipato e 269 sono i premi o segnalazioni che ha ricevuto.