Una mostra racconta 70 anni di impegno dell'organizzazione "Medici con l'Africa" al San Sebastiano
Organizzata per il Festival del Buon Vivere da Salute e Solidarietà ODV, Centro Studi Donati dell’AUSL Romagna e volontari del costituto gruppo di sostegno CUAMM Romagna, “Sguardi capovolti - L'incontro rovescia i punti di vista” è un viaggio attraverso foto e racconti di medici che hanno messo al centro della loro vita e del loro impegno etico, sociale e professionale, l’incontro e la cura dell’altro, scoprendo che proprio attraverso la conoscenza, il confronto e le relazioni, si creano legami forti e indissolubili che cambiano le persone e il modo di fare Sanità, operando con determinazione per principi etici universali. E’ questo il tema della mostra fotografica, aperta sino a domenica 1 ottobre all’Oratorio di San Sebastiano a Forlì in occasione della quattordicesima edizione del Festival del Buon Vivere.
L’esposizione, in connessione ideale con il focus della rassegna di quest’anno, incentrato sulla “Ecologia delle Relazioni” è un racconto che conduce il visitatore a intraprendere un viaggio nelle relazioni umane e nell’incontro con l'altro e che si incentra su immagini tratte dall’archivio storico di “Medici con l’Africa CUAMM”, da oltre 70 anni attiva in 8 Paesi del continente africano – Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centroafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda. Storie di esperienze vissute a contatto e al servizio di popolazione che in troppi casi non hanno possibilità di usufruire di assistenza sanitaria primaria, che dimostrano come sia l’incontro il primo e più importante beneficio che accomuna, arricchisce e cambia realmente la vita non solo di chi è assistito, ma anche di chi assiste. Come scrive la dottoressa Donata Dalla Riva, “Medico del CUAMM” impegnata in Tanzania e Mozambico: «Alla base di tutto c’è semplicemente una relazione tra due persone diverse che hanno esperienze diverse e che se condividono i punti di vista, una soluzione nuova la trovano. Riducendo al minimo tutto, la cosa che più mi è rimasta sono le relazioni umane, la relazione con le persone e il cambiamento visto negli occhi di chi hai davanti, determinato proprio dall’incontro. Un cambiamento non solo loro, ma anche mio, anzi soprattutto mio».
Punto di vista privilegiato è quello dei bambini: al centro di numerosi scatti, figli di operatori CUAMM e bambini africani che, con la forza di un sorriso e la semplicità del gioco, sanno andare oltre tutte le barriere e le fatiche degli adulti. Per loro, sono proprio le relazioni di cura degli adulti, le esperienze sociali, i legami interpersonali, il primo e indispensabile “salvavita”. Lo strumento per garantirne lo sviluppo e una possibilità di futuro. Nel solo 2022, come certificato dal proprio Bilancio Sociale, l’organizzazione ha assistito 2.346.915 pazienti, ha effettuato 1.120.664 visite a bambini sotto i 5 anni di età, 410.277 visite prenatali, ha effettuato 11.137 servizi di trasporto per emergenze ostetriche, ha prestato assistenza in 214.970 parti.
LA MOSTRA
I temi sviluppati dall’esposizione sono quelli del viaggio di scoperta, dell’inserimento in una nuova realtà, dello stringersi di nuovi legami, della presa di coscienza di quanto siamo uguali pur nelle diversità e vicini nella distanza. A comporla sono 54 pannelli di una documentazione archivistica che parte con gli inizi degli anni ’50 e arriva fino ai giorni nostri. Si apre agli occhi dello spettatore un singolare album fotografico dove si coniugano tradizioni e identità, senso dell’amicizia, momenti di gioco, di festa e di riflessione.
I cartelli, posti accanto alle immagini, descrivono la scoperta, lo spiazzamento e l’instaurarsi di relazioni adulte e bambine con nuovi mondi lontani a sud del Sahara. Un tema particolarmente attuale in questo periodo, dove l’emigrazione è al centro delle cronache quotidiane. Il CUAMM ha come missione proprio quella di aiutare e ottimizzare le risorse sanitarie locali attraverso un processo di condivisione di esperienze e professionalità.
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta sino a domenica 1 ottobre, dalle ore 16.00 alle ore 22.00. Sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 22.00.
L’ATTIVITA’ DI MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
Nata nel 1950, Medici con l’Africa CUAMM è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione nazionale per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi è impegnata in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana con oltre 3.400 operatori sul campo, di cui 247 italiani. Appoggia 21 ospedali e 124 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria), 4 scuole per infermieri e ostetriche e un’Università in Mozambico. In Italia, oltre al personale impegnato direttamente in Africa, annovera 5.246 volontari e Salute e Solidarietà ODV ne è parte integrante. Anche nella formazione.
Lo stile del CUAMM, da sempre, è mettere al centro la persona e partire dai bisogni reali della popolazione per realizzare interventi efficaci e sostenibili. Per farlo opera attraverso il coinvolgimento del mondo accademico, delle istituzioni, attori locali come, a Forlì, Salute e Solidarietà ODV. Medici con l’Africa propone a studenti di Medicina di trascorrere un periodo di tirocinio in Africa per un approccio alla cooperazione sanitaria internazionale. Inoltre, rivolto agli specializzandi, è il Junior Project Officer. In accordo con la Conferenza dei Rettori delle Università, il progetto offre l’opportunità di un periodo di formazione della durata di 6-12 mesi riconosciuto dall’Ateneo di provenienza come parte del processo formativo. Un’occasione, ovviamente, anche per gli studenti in Medicina dei Campus UNIBO di Forlì e Ravenna. Si possono sostenere i servizi ed i progetti di Salute e Solidarietà ODV con una donazione diretta o attraverso il tuo 5×1000. Visita www.salesol.org/donazioni/ per ulteriori informazioni