Una 'zanzara' all'Arena San Domenico: Giuseppe Cruciani protagonista del "Festival Di Battiti"
Sabato 24 e domenica 25 giugno, con inizio alle ore 21, l'Arena San Domenico di Forlì di piazza Guido da Montefeltro ospiterà la prima edizione del "Festival Di Battiti Forlì" una rassegna che, come evoca il titolo, si propone l’obiettivo di suscitare emozioni e confronti all’insegna della libertà di pensiero. Mattatore delle serate sarà il conduttore televisivo e radiofonico Giuseppe Cruciani, una voce e un volto molto noti nel panorama nazionale per la particolare verve del linguaggio e il modo diretto di affrontare temi e approfondire contenuti, sempre all’insegna del “non” politicamente corretto. Affiancato da Hoara Borselli, Cruciani dialogherà con due ospiti di spicco del giornalismo italiano: la prima serata avrà come protagonista Mario Giordano mentre il secondo appuntamento punterà i riflettori su Alessandro Sallusti.
“Saranno dialoghi di grande interesse e sorprendenti - spiega Cruciani – che permetteranno di conoscere in modo vero due persone di primo livello partendo dalle loro storie, dalle loro parole, dalle conoscenze. Giordano è un lavoratore instancabile che ha lanciato un format dell’informazione televisiva unico nel suo genere, acceso, di contrasti forti, anche urlato. Sallusti è diventato un numero uno del giornalismo italiano grazie a una carriera di struttura e anticiperà anche informazioni sul suo libro di prossima uscita dedicato alla Presidente del Consiglio. Per quanto riguarda me - chiosa - ringrazio Sindaco e Assessore per avermi coinvolto in questo progetto incentrato sulla libertà di pensiero”.
Un Festival che si annuncia come carico di energia e di contenuto, di provocazioni e di dialoghi senza filtri.
“Queste due serate vogliono essere il punto di partenza di un percorso che guarda al futuro e che punta a diventare un appuntamento annuale” afferma l’Assessore Valerio Melandri. “Il Festival Di Battiti - prosegue - vuole anche rappresentare in modo pieno il modo con il quale questa Amministrazione considera la cultura: libera, aperta, senza retoriche”.