La travolgente comicità di Vincenzo Salemme a Forlì con "Napoletano? E famme ‘na pizza": torna anche l'incontro con il pubblico
La grande Stagione di Prosa del Teatro Diego Fabbri di Forlì prosegue, venerdì 18 e sabato 19 novembre alle ore 21 e domenica 20 novembre alle ore 16, con la comicità partenopea di Vincenzo Salemme, autore, protagonista e regista di Napoletano? E famme ‘na pizza. Sul palcoscenico l’esuberante attore sarà affiancato da Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio e Antonio Guerriero.
Tutti gli attori saranno, come consuetudine, protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà sabato 19 novembre alle ore 18 negli spazi del Ridotto del Teatro. Insieme al Maestro, che dello spettacolo è anche autore e regista, partecipano all’Incontro tutti gli attori che lo affiancano sul palcoscenico: Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero. L’Incontro è condotto e moderato dal giornalista e scrittore Pietro Caruso ed è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Napoletano? E famme ‘na pizza è una confessione sincera sui cliché della napoletanità. E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, saper cantare, essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, amare il ragù... e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. Info: 0543 26355.
Lo spettacolo
A raccontare lo spettacolo è lo stesso Salemme: “Napoletano? E famme ‘na pizza è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, E… fuori nevica, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mammà... e via così, con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi ma Napoli più di ogni altra. E, molto spesso, sono i napoletani stessi a pretendere dai propri concittadini una autenticità così ortodossa da rischiare l’integralismo culturale. Allora io con questo spettacolo provo a capire, in chiave ironica, se sono un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della nostra terra. Cominciando dalla confessione di un primo tradimento, una sorta di peccato originale che rischierebbe di intaccare la mia immagine di attore comico napoletano. Così, il più delle volte, mi definiscono quando mi presentano da qualche parte. Ed io, il più delle volte sto zitto. Ebbene, confesso il mio peccato: io non sono nato a Napoli ma a Bacoli, in provincia di Napoli! Quindi questo che vuol dire? Che non sono napoletano d.o.c.? Significa che da anni usurpo un titolo culturale? Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano?”
Informazioni
Biglietti: 29 euro (Platea file 1-17); 27 euro (Platea file 18-25 e Galleria). Prevendite: presso la biglietteria diurna del Teatro Fabbri (Corso Diaz 38/1) dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18. Prenotazioni telefoniche (0543 26355): dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18. Ai biglietti acquistati o prenotati in prevendita sarà applicato un diritto di prevendita di 1 euro. Nei giorni di spettacolo la biglietteria del Teatro aprirà un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni. Biglietti online: Vivaticket. Info: 0543 26355 – accademiaperduta.it