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Vino e narrazione al Mosto Festival. Tra gli ospiti Galimberti, Sandro Veronesi e Paola Barbato

Appuntamento al Poderi dal Nespoli con un weekend di dedicato a socializzazione e condivisione. Due giorni di festival e un anteprima con Barbato e Matteo Bussola

Alla cantina Poderi dal Nespoli è tempo di “Mosto (il succo delle storie)”. L’appuntamento con la quarta edizione del festival di narrazione, con la direzione artistica dell’autore Matteo Caccia, è fissato per il 4 e 5 settembre. Due serate tra arti e mestieri della narrazione il cui tema di quest’anno è il “Moto Perpetuo”. Ospiti d’onore il filosofo e sociologo Umberto Galimberti e lo scrittore Sandro Veronesi, fresco della vittoria al Premio Strega. Il 27 agosto l’anteprima è dedicata alle “Storie di amore e di paura” con la coppia di scrittori Paola Barbato e Matteo Bussola. 

Video - La presentazione

È una storia antica quella che lega l’arte del racconto e il mondo del vino. Temi arcaicamente legati alla ritualità della vita che diventa storia e talvolta mito attraverso il racconto tramandato. Dalla volontà di ritornare a questa antica forma di socializzazione e di condivisione diretta, l’imprenditore Marco Martini e la cantina Poderi dal Nespoli, da sempre impegnati per promuovere iniziative che arricchiscano il territorio, nel 2017 hanno ideato la rassegna “Mosto (il succo delle storie)”. Il nome scelto è un trait d’union tra due mondi: il mosto infatti è l’estratto dell’uva e insieme il succo delle storie narrate durante il festival. Nel mondo vitivinicolo il mosto è il momento di passaggio dall’uva al vino e così in ambito narrativo il racconto rappresenta un momento di transizione per l’uomo, che ne esce arricchito e trasformato rispetto a ciò che era prima. Dedicato al “Moto Perpetuo” il festival 2020 si svolge in due serate di incontri e racconti. Venerdì 4 settembre alle 20.30 il filosofo e sociologo Umberto Galimberti si confronta con Daniela Collu, conduttrice e autrice radiofonica e televisiva, su “L’inesauribile energia delle emozioni”, mentre alle 22.00 lo scrittore Sandro Veronesi dialoga con il direttore artistico del festival Matteo Caccia, noto autore e conduttore radiofonico sul tema “Il moto perpetuo del Colibrì”.

Sabato 5 settembre alle 18.00 Ketty Magni, scrittrice di romanzi storici a sfondo culinario, presenta il suo libro “Artusi, il bello e il buono” pubblicato a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi. In dialogo con lei Laila Tentoni, presidente del museo Casa Artusi di Forlimpopoli. Alle 20.30 la poetessa e scrittrice Mariangela Gualtieri si esibisce in “Nostalgia delle cose impossibili”, spettacolo incentrato sul potere della parola e, alle 22.00 la chiusura del festival è lasciata a “Il racconto del quotidiano: il flusso discontinuo e inarrestabile del digitale” con Daniela Collu, Lorenzo Pregliasco, Matteo Bordone e Imen Boulahrajane. L’anteprima del festival “Mosto (il succo delle storie)” è in programma per giovedì 27 agosto alle 21.00 ed ha per protagonisti Paola Barbato e Matteo Bussola compagni nella vita ed entrambi scrittori seppure in ambiti diversi. Per l’occasione i due dialogano con il giornalista Corrado Ravaioli in “Storie di amore e di paura” raccontando i propri libri e forse qualcosa in più sul loro cammino insieme.
 
“L’essere umano è una macchina in grado di generare moto perpetuo, lo fa grazie allo spirito di sopravvivenza e alla forza di volontà, tramite l’amore e tramite la vita stessa - evidenzia il direttore artistico Caccia, descrivendo in questo modo il tema di quest’anno -. Il racconto è una delle peculiarità dell’essere umano, la capacità di ricordare, verbalizzare, strutturare per generare mondi nuovi e vita nuova senza mai fermarsi. Quest’anno la quarta edizione di mosto celebra la forza perpetua e vivificante del racconto che permette di ricordare il passato, osservare il presente e sperare il futuro”.

“Oggi più che mai si percepisce l’importanza dell’ascolto, in questi tempi in cui è la velocità di propagazione di ogni notizia che direziona le nostre stesse vite - evidenzia Marco Martini Ceo del gruppo vitivinicolo Mondodelvino e presidente di Poderi dal Nespoli presenta l’iniziativa aziendale a scopo culturale -. Un ritorno alla ritualità tipica della tradizione orale, della comunità che si riunisce per ascoltare e tramandare le storie: queste sono le radici di Mosto. Poderi Dal Nespoli ha deciso di investire sulla creazione di questo festival seguendo alcuni principi che ne caratterizzano l'identità aziendale, come l’innovazione, il legame con il territorio e le persone che ogni giorno lo vivono, la passione". Tutti gli eventi del festival sono a ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti e si svolgono all’interno del parco della cantina Poderi dal Nespoli dove è possibile vivere momenti di convivialità tra buon cibo e buon vino.

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