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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il consorzio forlivese Bestack porta nelle scuole italiane la sostenibilità

Tra i diversi premi previsti spiccano per i primi tre classificati una visita guidata in un’oasi del WWF, una lezione in classe per imparare a disegnare fumetti e cartoon e diversi abbonamenti a riviste di approfondimento e manuali ambientali pensati per i più piccoli

Le idee che non lasciano un segno sull’ambiente, che non producono impronte, sono “buone idee”. Sono quelle che si rinnovano all’infinito senza mai inquinare, come la carta e il cartone. E' quanto insegna Bestack, il consorzio non profit di ricerca con sede operativa a Forlì e che riunisce a livello nazionale i produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, che porta la sostenibilità sui banchi di scuola con il Progetto delle Buone Idee, un’iniziativa ludico-didattica rivolta agli alunni delle scuole elementari di tutta Italia (classi quarta e quinta) per sensibilizzare i ragazzi e i loro insegnanti sull’impatto ambientale del packaging, su una corretta alimentazione a base di frutta e verdura e sull’importanza delle risorse rinnovabili, come il cartone ondulato, materiale prezioso e amico della natura, 100% green. Il Progetto prevede nello specifico un percorso ludico didattico nelle scuole - che comprende anche una guida online per insegnanti e genitori e delle video lezioni - e un concorso di creatività per piccoli fumettisti in erba.
 
Sono aperte fino al 15 novembre le iscrizioni per l’edizione 2014/2015 del concorso: le classi di tutta la Penisola sono chiamate a realizzare elaborati grafici in formato A4 sotto forma di fumetto, illustrazione o vignetta ispirati a quattro temi: “La carta viene dal bosco e al bosco ritorna”, “L’anima del cartone è ondulata… Anche gli imballaggi hanno un’anima”, “Pulito è bello”, “Rinnovabile e Riciclabile. Nessun altro come il cartone ondulato rispetta l’ambiente”.  Per partecipare alla selezione occorre inviare la richiesta a progettodellebuoneidee@bestack.com. Tra i diversi premi previsti spiccano per i primi tre classificati una visita guidata in un’oasi del WWF, una lezione in classe per imparare a disegnare fumetti e cartoon e diversi abbonamenti a riviste di approfondimento e manuali ambientali pensati per i più piccoli.

“Per il terzo anno consecutivo con il Progetto delle Buone Idee portiamo nelle scuole elementari di tutta Italia un viaggio multimediale alla ricerca di comportamenti sostenibili nel mondo della carta e del cartone ondulato  - dichiara il direttore di Bestack, Claudio dall’Agata -  L’obiettivo del concorso di creatività e delle iniziative ludico-didattiche ad esso correlate è quello di stimolare nei più piccoli un approccio critico sul materiale di imballaggio, sulla sua provenienza, il suo utilizzo e il suo corretto riciclo. Per parlare ai ragazzi di ambiente e di sostenibilità abbiamo scelto Martina, una simpatica bambina nata dalla penna del cartoonist Ugo Bertotti, che è la nostra testimonial dei progetti nelle scuole. E’ lei che parla ai ragazzi insegnando loro l’importanza delle risorse rinnovabili: lo sono il sole, il vento, l’acqua, quando si parla di energia. Allo stesso modo lo è il cartone ondulato quando si parla di packaging: non tutti infatti sanno che per produrre imballaggi in cartone ondulato si coltivano alberi gestiti con piani di reimpianto superiori a quelli di taglio. Ciò significa che crescono i boschi e le foreste, e non solo. Gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quantità di CO2. Gli imballaggi in cartone ondulato, quindi, permettono non solo di rispettare l’ambiente, ma anche di rinnovarlo”.

Oltre al concorso di creatività, in tutte le scuole coinvolte dal progetto anche per l’anno scolastico 2014/2015 è prevista un’attività di formazione per gli insegnanti e i genitori degli alunni delle classi quarte e quinte, su temi quali il rispetto ambientale, i consumi sostenibili, la produzione sostenibile di carta e cartone e i benefici ambientali nella produzione e consumo di imballaggi in cartone ondulato. Nella piattaforma web dedicata al Progetto delle buone idee saranno inoltre disponibili una guida per l’insegnante/genitore composta da quattro schede didattiche che hanno come protagonista Martina, e quattro video lezioni di circa cinque minuti l’una, dove il fumettista esperto esemplifica in forma illustrativa i contenuti delle quattro schede secondo la propria creatività e rivela i trucchi per realizzare un vero fumetto.  

Cartone ondulato: il packaging amico dell’ambiente - Il cartone ondulato è un materiale prezioso e rinnovabile, 100% green. La materia prima utilizzata per produrre imballaggi in cartone ondulato proviene da foreste gestite in modo responsabile, dove per ogni albero tagliato ne vengono piantati tre. Con un doppio beneficio: gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quantità di anidride carbonica, contribuendo quindi a ridurre l’effetto serra.

I dati sulla gestione certificata delle foreste in Europa promossa dall’industria cartaria dicono che ogni anno la superficie boschiva aumenta di 6.450 chilometri quadrati, l’equivalente al giorno di 2.475 campi da calcio come quello di San Siro. I prodotti dell’industria cartaria sono a loro volta virtuosi in termini di sostenibilità ambientale. In particolare, gli imballaggi in cartone ondulato utilizzati per movimentare frutta e verdura (che per questioni di igiene vengono prodotti utilizzando fibra vergine proveniente da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli tagliati) dopo l’utilizzo vengono riciclati nella loro totalità per produrre altro cartone.
Questo dato si inserisce nel quadro generale di riciclo degli imballaggi a base cellulosica in Italia, che parla di quasi nove imballaggi su dieci recuperati e riciclati: vale a dire che ogni anno nel nostro Paese ricicliamo imballaggi di carta e cartone per una superficie totale equivalente a 3,9 miliardi di metri quadri, quasi l’intera superficie del Molise. Un vero e proprio record, che vede l’Italia ai primi posti in Europa per i risultati di riciclo ottenuti in questa filiera.

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