rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
life Santa Sofia

L'estate piovosa non riempie la Diga: "Livello di sicurezza comunque garantito"

"Il consumo di acqua è stato abbastanza stabile rispetto allo scorso anno - spiega a ForliToday il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè - e abbiamo distribuito una maggiore quantità di acqua di Ridracoli"

Un'estate piovosa non significa che le precipitazioni si siano distribuite equamente tra pianura e montagna. Per questo la Diga di Ridracoli non è piena. Dopo i prelievi più sostenuti dell'estate, come ogni anno, per rifornire anche la Riviera, il volume dell'invaso si attesta ad oltre 15milioni di metri cubi di acqua, circa metà del volume massimo, che si presentava in aprile, con oltre 33 milioni di metri cubi. Il prelievo è calato dai 2mila litri al secondo ai circa  1.500.  

“Il consumo di acqua è stato abbastanza stabile rispetto allo scorso anno – spiega a ForliToday il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè – e abbiamo distribuito una maggiore quantità di acqua di Ridracoli in estate, preservando così le falde e non rischiando troppe tracimazioni. Questo ha significato meno costi per energia, potabilizzazione e smaltimento dei fanghi”. Le piogge sono state intense in appennino nei primi mesi dell'anno, mentre quelle estive che hanno flagellato la stagione turistica, si sono concentrate sopratutto in pianura e sulla costa, “generando più problemi che vantaggi”, sottolinea Bernabè.


Il livello della Diga garantisce comunque la sicurezza, “considerando anche che, avendo piovuto molto a valle, le falde si sono riempite. Dopo avere affrontato le crisi del 2011 e 2012 le gestione delle risorse diventa sempre più oculata. “Dal prossimo anno – ricorda il presidente – entrerà in funzione il secondo impianto di potabilizzazione a Ravenna, il Nip 2, che permetterà ai bacini di Forlì, Cesena e Rimini di avere più acqua da Ridracoli”.

Intanto Romagna Acque ha sviluppato una collaborazione con la Facoltà di Ingegneria di Bologna e quella di Scienze ambientali di Ravenna, oltre a quella consolidata con il Centro di ricerche marine  di Cesenatico, per approfondire la ricerca sui mutamenti climatici collegati alla qualità dell'acqua per individuare i nuovi inquinanti emergenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'estate piovosa non riempie la Diga: "Livello di sicurezza comunque garantito"

ForlìToday è in caricamento