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Hera "Cambia il finale" per oltre 105 tonnellate di rifiuti in provincia

Il servizio è nato allo scopo di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del riuso

Oltre 371 tonnellate di rifiuti ingombranti raccolti e avviati al riuso nel primo semestre 2016, a cui si aggiungono 714 tonnellate nel 2015 e  458 tonnellate da marzo a dicembre 2014, per un totale di oltre 1.540 tonnellate: sono questi i principali risultati raggiunti con “Cambia il finale”, l’iniziativa di Hera oggi attiva in 85 comuni e realizzata in collaborazione con Last Minute Market insieme a 20 enti no profit del territorio su cui opera la multiutility, tra cui tre di Forlì - Cesena. Il servizio è nato allo scopo di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del riuso. Al valore sociale si aggiunge quello ambientale, contribuendo a prevenire la produzione di rifiuti e contrastare il fenomeno del loro abbandono sul suolo pubblico. Inoltre si contiene l’impatto ambientale legato alla loro raccolta: a 1.540 tonnellate corrispondono infatti 373 mezzi adibiti al servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti circolanti a pieno carico.

A Forlì-Cesena già raccolte e avviate al riuso oltre 100 tonnellate di ingombranti nel 2016 - Nell’area di Forlì - Cesena, nel 1° semestre 2016, sono state raccolte e avviate al riuso oltre 105 tonnellate di mobili ed elettrodomestici. Gli enti coinvolti sono: il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì (che da solo ha gestito quasi 58 tonnellate di materiali), l’Associazione di volontariato Campo Emmaus Onlus di Cesena (oltre 45 tonnellate) e Formula Solidale-Società Cooperativa Sociale Onlus di Forlì (ex-Gulliver, oltre 2 tonnellate). Complessivamente per questo servizio hanno ricevuto 484 telefonate, con una media di 60 telefonate al mese, effettuato 394 ritiri per un totale di oltre 11.500 ingombranti o altri materiali ancora in buono stato ritirati e avviati al riuso.

Come funziona ‘Cambia il finale’ - Telefonando al Servizio Clienti Hera 800.999.500 (numero gratuito da rete fissa e mobile, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) per prendere l’appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti, il cliente viene sensibilizzato sulla possibilità di donarli, nel caso siano ancora in buone condizioni, in tal caso,  riceve i riferimenti per contattare gli enti no profit del territorio disponibili al loro riutilizzo. Gli enti partner si sono impegnati a recuperare i materiali secondo modalità definite da ciascuno e dettagliate nel sito dedicato all'iniziativa www.gruppohera.it/cambiailfinale Se il cittadino è interessato, può contattare direttamente le associazioni concordando il ritiro o la consegna dei beni  ingombranti, invece, nel caso questi non siano riutilizzabili,può scegliere di portarli alla stazione ecologica del suo comune oppure, dove il servizio è attivo, prendere appuntamento con Hera per il ritiro gratuito a domicilio. E’ inoltre possibile donare agli enti anche oggetti come soprammobili, libri, giochi per bambini, non più utilizzati e che purtroppo a volte vengono gettati nei cassonetti dell’indifferenziato.

Un nuovo approccio al concetto di rifiuto - ‘Cambia il finale’ è in linea con le più recenti norme in materia ambientale, che mettono al primo posto il contenimento della produzione dei rifiuti e il loro riutilizzo, passando dall’attuale modello lineare (produci, usa e getta) a un nuovo sistema circolare e virtuoso, come quello del riciclo. Con il progetto Hera intende anche promuovere l'attività di quegli enti no profit che recuperano beni non più utilizzati dai cittadini, avviandoli al riutilizzo. ‘Cambia il finale’ contribuisce, inoltre, a valorizzare e sostenere il personale svantaggiato che gli enti impiegano per lo svolgimento dell’attività, con la stipula di accordi con Comuni, Aziende Sanitarie, l’Autorità Giudiziaria e i centri di ascolto/assistenza per l’inserimento di persone in difficoltà, attraverso l’utilizzo, ad esempio, di borse lavoro, tirocini formativi, reinserimenti lavorativi. Oltre a ciò, questo progetto ha il pregio di promuovere la partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ad attività di volontariato.

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