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Il Parco ancora insieme a Slow food e all'Ecomuseo del Casentino

Il tutto con la volontà di promuovere all’interno di sagre e feste paesane alcune buone pratiche legate alla valorizzazione, alla promozione dei prodotti e del patrimonio culturale, nonché alla tutela del paesaggio

Il parco nazionale delle Foreste casentinesi ancora insieme a Slow food e all'Ecomuseo del Casentino. La collaborazione tra Slow food e il Parco è nata alcuni anni fa con "L'Appennino che verrà" e l'iniziativa dedicata alle filiere dell'area protetta denominata "Corte e fragili". Il progetto Festasaggia, all’interno dell’ambizioso progetto comunitario della Carta Europea del Turismo Sostenibile, coordinato dal Parco nazionale, è sorto per iniziativa dell'Ecomuseo del Casentino. Il tutto con la volontà di promuovere all’interno di sagre e feste paesane alcune buone pratiche legate alla valorizzazione, alla promozione dei prodotti e del patrimonio culturale, nonché alla tutela del paesaggio. Ma particolare attenzione è anche rivolta alla gestione virtuosa dei rifiuti e al risparmio energetico.

La novità principale dell'edizione 2017 è l'offerta formativa rivolta a organizzatori e operatori delle feste paesane, anche nel campo delle strategie di promozione. I promotori di eventi che vorranno aderire al progetto Festasaggia, dovranno manifestare disponibilità a partecipare ad un percorso di aggiornamento e qualificazione. Molti saranno i temi del 2017 degli appuntamenti info-formativi. Si comincia con l'utilizzo e la valorizzazione dei prodotti locali. Importante, in questa chiave, sarà la presentazione dei prodotti presenti nel territorio di riferimento, anche attraverso l’incontro con agricoltori, allevatori e artigiani. L’obiettivo è quello di promuovere accordi e attivare e incoraggiare micro-economie a scala locale. In merito alla gestione dei rifiuti sono previsti incontri con le aziende di nettezza urbana per azioni promozionali comuni e accordi ad hoc sulla raccolta.

Un ultimo tema su cui si porrà particolare attenzione sarà la valorizzazione del patrimonio culturale locale attraverso la presentazione di pratiche e progetti messi in campo dall’Ecomuseo del Casentino e dal Parco nazionale (come "I popoli del Parco"), al fine di individuare occasioni di collaborazione. Gli incontri saranno organizzati in ciascuno dei territori che interessano il progetto (versante romagnolo del Parco, Casentino, Val di Sieve), e dovranno prendervi parte almeno tre persone per ogni realtà associativa. L’ adesione a Festasaggia deve essere fatta sulla modulistica scaricabile dai siti: www.ecomuseo.casentino.toscana.it/festasaggia oppure www.oltreterra.it. Termine per le iscrizioni è lunedì 3 aprile.

"Il disciplinare della Festasaggia prevede, tra l’altro, la segnalazione delle prassi migliori di ogni edizione - afferma Luca Santini, presidente del Parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna -. Tra quelle emerse nell'ultima edizione abbiamo avuto la Mangialonga, manifestazione estiva collegata alle tipicità gastronomiche del principale centro abitato del Parco, sul crinale tosco-romagnolo. In tale contesto un produttore di farine locale - registrato il gradimento per il prodotto del suo lavoro - ha visto rinnovare l’accordo di fornitura per la prossima edizione e si è visto costretto ad affittare nuovi terreni da destinare alla coltivazione del grano. Sono indicatori che segnalano stiamo lavorando nella giusta direzione, all'insegna, per dirla con Slow food, della bontà, della pulizia e della giustizia. Non riesco davvero ad immaginare una declinazione più riuscita del concetto di crescita sostenibile".

Hanno aderito a Festasaggia 2016 nel Parco la Festa delle erbe spontanee di Selvapiana (Bagno di Romagna), Sullondasaggia, il fusigno d'estate (Londa), il Mercatale ("Api e fiori") della Vallesanta, la Festa contadina e Naturalmente pianoforte a Pratovecchio Stia, Arci pizza, che gusto (Castagno d'Andrea) sul Falterona, La Mangialonga di Badia Prataglia,  Il sapore di una volta di Premilcuore, la Festa del tortello alla lastra di Corezzo, Il gusto dei Guidi a Poppi, la Festa selvaggia di Corniolo, La ballottata (sagra del marrone) di Castagno d'Andrea, la Festa del Grigio di Bibbiena e la Castagnata stiana.

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