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Rifiuti, novità in vista per Santa Sofia: "Ma la raccolta 'porta a porta' può attendere"

"Credo che ancora non saremmo pronti per un cambiamento così radicale e spinto, dobbiamo riabituarci a separare, dividere e sopratutto produrre meno rifiuti, spiega l'assessore Anagni

Novità in vista per quanto concerne la raccolta rifiuti a Santa Sofia. Nuove "batterie" per la raccolta differenziata prenderanno il posto degli attuali cassonetti, a cui si aggiungeranno anche cassonetti per il conferimento dei rifiuti organici. La riorganizzazione è stata presentata lunedì sera ai santasofiesi nel corso di un'assemblea indetta dall'amministrazione comunale ed Hera. “Le motivazioni che ci hanno portato alla riorganizzazione dei cassonetti per la raccolta differenziata sono molteplici - spiega il sindaco Daniele Valbonesi -. A partire da quelle etiche e ambientali, fino a motivazioni prettamente pratiche, dettate dalla necessità di incrementare la percentuale di raccolta differenziata. Ad oggi, infatti, il Comune di Santa Sofia non raggiunge nemmeno il 24% di raccolta differenziata, con un notevole calo rispetto al 2011, quando si era registrato il 34%.”
 
"Riorganizzare il sistema della raccolta differenziata è, quindi, indispensabile - chiarisce il primo cittadino -. In pratica, sia nel capoluogo che nelle frazioni, i cassonetti verranno sostituiti da nuove batterie che comprendono bidoni per la raccolta di carta, plastica, vetro, indifferenziata a cui si aggiungeranno, solo nel capoluogo, cassonetti per i rifiuti organici". Durante l'assemblea, i tecnici di Hera hanno illustrato il modo corretto in cui differenziare e separare i rifiuti, lasciando anche materiale informativo a tutti i cittadini e ribadendo che, oltre ai cassonetti, è possibile conferire i rifiuti presso la Stazione Ecologica di Quartrosolo o concordare il ritiro a domicilio di rifiuti ingombranti.
 
La novità più importante è, comunque, l'inserimento del cassonetto per la raccolta dei rifiuti organici, in cui sarà possibile gettare scarti di provenienza alimentare e vegetale, scarti di cucina, fondi di caffè e filtri di tè, salviette di carta unte (scottex, fazzoletti di carta), piante recise e potature di piccole piante, piccoli ossi e gusci di molluschi. Chi possiede un giardino ha, inoltre, la possibilità di richiedere ad Hera la compostiera: questo permette di gettare i rifiuti organici nella compostiera e ottenere un ottimo fertilizzante per orti e giardini. Durante l’assemblea del 9 marzo sono state consegnate circa 50 compostiere ai cittadini che ne avevano fatto richiesta e, per agevolare la distribuzione delle compostiere, ancora per qualche giorno i cittadini potranno consegnare la richiesta all’Ufficio Segreteria del Comune di Santa Sofia, che farà da tramite con Hera per il successivo ritiro della compostiera. Per chi richiede e utilizza la compostiera di Hera è previsto, inoltre, uno sconto in bolletta di 5,16 euro per ogni componente del nucleo familiare.
 
"A seguito della riorganizzazione l’obiettivo dell’amministrazione è di incrementare la raccolta differenziata, almeno del 5% all'anno per i prossimi tre anni, e di monitorare meglio i flussi dei rifiuti provenienti dalle aziende - afferma il sindaco -. Indubbiamente ci saranno aspetti positivi e negativi: sicuramente diminuirà il numero dei cassonetti per la raccolta indifferenziata (dagli attuali 164 si passerà a 111), ma parallelamente aumenteranno i cassonetti per la raccolta differenziata (da 51 cassonetti attuali a 66 cassonetti per la carta, da 32 attuali a 52 per la plastica, da 34 attuali a 45 per il vetro), a cui si aggiungeranno 45 cassonetti per la raccolta dell'organico (con svuotamento due volte a settimana). Probabilmente alcuni cittadini dovranno percorrere una distanza maggiore per raggiungere i cassonetti, ma avranno a disposizione la batteria completa, per conferire ogni tipo di rifiuto. Sono, poi, previsti degli sconti per le utenze domestiche lontane più di 400 metri dai cassonetti. Le nuove batterie per la raccolta differenziata contribuiranno, inoltre, a migliorare l'arredo urbano del paese".

Le tempistiche prevedono l'installazione delle nuove batterie a partire dalle prossime settimane, dapprima nelle frazioni e nel forese, poi in paese. Entro giugno verranno installati anche i cassonetti per l'organico. Per evitare l'uso improprio dei cassonetti, si darà disposizione agli organi competenti (Polizia Municipale, Guardie Ecologiche, Corpo Forestale) di effettuare maggiori controlli. A fine serata, alcuni cittadini hanno chiesto quali motivazioni hanno spinto l'amministrazione a riorganizzare la raccolta differenziata e non ad istituire la raccolta “porta a porta” o la “tariffa puntuale”, che prevede costi minori per chi effettua una maggiore raccolta differenziata.

“Il porta a porta comporta un aumento dei costi in bolletta – ha spiegato l'assessore all'Ambiente Tommaso Anagni -. La raccolta dei rifiuti avviene con più frequenza e inoltre il nostro territorio non è morfologicamente adatto, è molto vasto. Con il porta a porta ogni mattina si deve lasciare fuori dal cancello il bidone giusto, i cittadini diventato “schiavi” dei rifiuti. Credo che ancora non saremmo pronti per un cambiamento così radicale e spinto, dobbiamo riabituarci a separare, dividere e sopratutto produrre meno rifiuti. Quando avremo raggiunto una raccolta differenziata sopra il 70%, allora potremo ragionare sull'inserimento della tariffa puntuale (più differenzi e meno paghi). Per ora partiamo facendo un passo alla volta”.
 
Prosegue l'assessore: "L'obiettivo, in ogni caso, è di produrre meno rifiuti e un ulteriore aiuto in questo senso arriverà dalla Casa dell'Acqua, che dovrebbe essere realizzata a Santa Sofia entro il prossimo settembre con il contributo di Romagna Acque, Unica Reti, Adriatica Acqua ed Hera. La Casa dell’Acqua è un servizio gratuito a disposizione dei cittadini, in pratica una moderna fontana  che ha, però, una fortissima valenza ambientale. La Casa dell’Acqua, infatti, permette non solo un risparmio economico, perché riduce l’acquisto dell’acqua in bottiglia, ma conseguentemente porta anche una minore produzione di rifiuti di plastica e, nel lungo periodo, la riduzione di CO2 emesso dai Tir che, inevitabilmente, trasportano l’acqua minerale ai negozi e ai supermercati. In Italia, infatti, circolano ogni anno 300mila Tir per il trasporto dell’acqua minerale. Se a questo si aggiunge che per produrre 30 bottiglie di plastica sono necessari 2 chili di petrolio e 17 litri d’acqua, è evidente quanto giovamento possa trarre l’ambiente dall’utilizzo dell’acqua “di rubinetto”. Bere un litro d’acqua di rubinetto al posto di un litro d’acqua in bottiglia equivale ad evitare di percorrere quasi 2 chilometri in auto, che moltiplicati per i consumi italiani di acqua minerale portano a circa 1 milione di automobili in meno".
 

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