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Turismo, ritorna al Parco delle Foreste Casentinesi “Festasaggia”

L'idea, nata e sperimentata nell'ambito dell'EcoMuseo del Casentino, è ora proposta a tutti i comuni del Parco Nazionale nell'ambito del progetto OltreTerra

Ritorna “Festasaggia”, l’iniziativa che promuove il coinvolgimento delle realtà associative locali per la valorizzazione del territorio e la qualificazione dell’accoglienza turistica. L’idea, nata e sperimentata nell’ambito dell’EcoMuseo del Casentino, è ora proposta a tutti i comuni del Parco Nazionale nell’ambito del progetto OltreTerra promosso dall’ente stesso e da Slow Food. In questi giorni infatti si stanno svolgendo incontri tra i diversi soggetti impegnati nella realizzazione di feste paesane del territorio del Parco e del comprensorio casentinese al fine di definire tempi e modalità del progetto tra le quali la realizzazione di un nuovo disciplinare in maniera condivisa.

Festasaggia è un’iniziativa, promossa dal 2008 dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino nell’ambito del progetto Ecomuseo, è rivolta alle associazioni e pro Loco del Casentino e dei comuni dell’area protetta che sono attive nella programmazione e realizzazione di eventi territoriali quali sagre e feste paesane dove vengono promosse iniziative gastronomiche. Nasce con la volontà di promuovere e diffondere all’interno degli eventi locali, in particolare sagre e feste paesane, alcune buone pratiche legate alla valorizzazione, promozione e tutela del paesaggio casentinese.

In particolare sono promosse e premiate le iniziative che privilegiano i seguenti aspetti: valorizzazione del patrimonio culturale locale, utilizzo di prodotti provenienti dal territorio, modalità virtuose di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti. “Festasaggia – ha commentato l’assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, Ivano Versari – è un progetto già conosciuto nel territorio casentinese che può diventare una sorta di richiamo turistico, il riconoscimento di un marchio di qualità che la festa può assumere ed essere veicolato. La collaborazione con altri soggetti come il parco nazionale e slow food dà una maggiore risonanza e una nuova veste all’inziiativa oltre ad essere garanzia di qualità.

“Esportare tutto questo – ha commentato il Presidente del Parco Nazionale, Luca Santini – nei comuni dell’area protetta diventa una prospettiva molto interessante, perché si vanno a valorizzare e promuovere iniziative che tengono conto di buone pratiche in linea con i principi legati proprio alla sostenibilità. Una delle finalità del progetto è proprio quella di mettere in essere scambi tra i territori, scambi di prodotti, di sapienze, del saper fare”.

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