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Come aprire la partita iva a Forlì

Il lavoro autonomo è spesso una libera scelta, ma fra nuove forme contrattuali, lavoro liquido, la richiesta di flessibilità, è sempre più diffuso. Vediamo come si fa ad aprire la partita Iva

Lo sapevate che, rispetto ad altri grandi paesi industrializzati, l'Italia ha un numero davvero altro di lavoratori autonomi? Sembra che, rispetto a Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Giappone e via dicendo, il sistema economico italiano promuova una modalità di lavoro autonomo, ma non è da sottovalutare nemmeno il fatto che negli ultimi anni moltissimi sono entrati a far parte del "popolo" delle partite iva non solo per scelta e preferenza personale, ma anche per via della diffusione di nuove forme contrattuali, lavoro liquido, richiesta di flessibilità. Vediamo, allora, come si fa ad aprire la partita Iva.

Cos’è la partita Iva?

Partiamo dalle basi: che cos’è una partita Iva? Si tratta di un codice di 11 numeri, di cui i primi 7 sono riferiti al contribuente, il titolare della partita Iva stessa, altri 3 che sono il codice identificativo per l’Agenzia delle Entrate, l’ultimo che ha una semplice funzione di controllo. La tassazione per le partite Iva viene definita “imposizione fiscale indiretta”: si riferisce a tutti i soggetti che appunto svolgono attività in forma autonoma, e quindi i liberi professionisti o le imprese di beni e servizi.

Come aprire la partita Iva a Forlì

Per aprire la partita Iva è necessario presentare richiesta all’Agenzia delle Entrate e compilare due moduli, che valgono come “dichiarazione di inizio attività”. Il primo è il modello AA9/12 in caso di persone fisiche, il secondo il modello AA7/10 in caso di soggetti diversi: la dichiarazione di inizio attività dovrà essere consegnata entro 30 giorni dall’avvio della nuova attività professionale autonoma.

I moduli possono essere consegnati in via telematica – anche collegandosi al portale ComUnica del Registro delle Imprese – oppure direttamente negli uffici dell’Agenzia delle Entrate: la sede di Forlì si trova in via Corso Mazzini, 17 -
(Telefono: 0543095111). Per ulteriori informazioni si può scrivere una mail a dp.forlicesena.uptforlicesena@agenziaentrate.it.

Contestuale all’apertura della partita Iva anche la scelta del codice Ateco, il codice che si riferisce alla tipologia di attività svolta. Aprire una partita Iva non ha costi, almeno all’inizio: ma esistono i due cosiddetti “regimi” per la gestione dell’attività lavorativa:

  • il forfettario (ex regime dei minimi);
  • il regime a contabilità ordinaria.

Dal 1 gennaio 2019 il regime forfettario, rispetto all’ex regime dei minimi, non è più vincolato all’età anagrafica e può quindi essere scelto da tutti i contribuenti che nel corso dell’anno non superano i 65mila euro di fatturato.

I costi di gestione del regime forfettario:

  • aliquota fissa: (al posto di Irpef e Iva) al 5% per i primi cinque anni, che poi sale al 15% dal sesto anno in poi;
  • contributi Inps: l’aliquota è fissata al 27,72%.

Il mondo fiscale è sempre complicato: per questo non è una cattiva idea quella di rivolgersi, nel caso di dubbi, a un commercialista, oppure a un Centro di assistenza fiscale dei tanti presenti a Forlì.

Partita Iva e fatturazione elettronica

A partire dal 1 gennaio 2019 sono entrate in vigore importanti novità in merito alla partiva Iva, prima tra tutte l’obbligo di fatturazione elettronica. Tuttavia per i titolari di partita Iva in regime forfettario è possibile scegliere se adottare la fatturazione elettronica o continuare a usare la fattura cartacea.

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