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Meteo, lo scorso anno c'erano Buran e neve. Quest'anno una bolla di aria calda

La causa sta nella presenza di una persistente figura di alta pressione posizionata sull'Europa centro-occidentale

Due scenari completamenti differenti da un anno all'altro. Esattamente 365 giorni fa tutto il Forlivese si trovava nella morsa del gelo e della neve, mentre la situazione attuale vede un clima tutt'altro che invernale. E' decisamente anomalo affacciarsi alla finestra e trovare temperature che toccano, e in alcuni punti superano, i 20°C. La causa sta nella presenza di una persistente figura di alta pressione posizionata sull'Europa centro-occidentale, che sta apportando un vero e proprio anticipo di primavera, con valori termici sopra la media. I modelli numerici di previsione non lasciano infatti dubbi circa la persistente azione di blocco del poderoso promontorio di matrice subtropicale che costringerà le perturbazioni atlantiche, per la terza settimana consecutiva, a muoversi dall’Oceano verso le alte latitudini e poi verso l’Europa orientale.

Sono attese ancora giornate in compagnia di una vasta alta pressione che al suolo collocherà i propri massimi tra la Germania e il Nord-Est italiano e che, assumendo questa posizione, incentiverà così la continua risalita di aria calda subtropicale verso l’Europa centro-occidentale. Le regione centro-settentrionali saranno quelle maggiormente esposte a questo tipo di circolazione. Se lo scorso anno giubbotti, berretti e sciarpe erano d'obbligo, quest'anno si intravedono già le prime t-shirt. A Forlì la colonnina di mercurio ha toccato una massima di 20.6°C, mentre salendo su di quota, al Monte Falco, si è stabilizzata intorno ai 10°C. E per i prossimi giorni non si intravedono cambiamenti significativi. E continueranno a mancare le attese piogge, autentico ossigeno blu per la stagione estiva in arrivo.

Come riportato martedì nella pagina Facebook Meteo Pedemontana-Forlivese, sul crinale resiste la neve nonostante le anomalie climatiche. Per trovare le prime tracce di bianco bisogna salire a quota 1100 metri. Sul Monte Falco, a quota 1479 metri, il Corpo Forestale ha misurato 47 martedì mattina 47 centimetri. Sulla vetta a 1658 metri ve ne sono circa 60. "Ma la zona con più bianca al suolo è quella del sentiero della Pista del Lupo, il sentiero che dal Monte Falco va al Passo Piancancelli (1488 metri) - informano da Meteo Pedemontana-Forlivese -. La parte alta del sentiero, tra i 1550 e i 1650 metri, è esposta a nord ed è molto riparata dal sole grazie alle piante". Il manto oscilla tra i 75 e gli 80 centimetri.

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