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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Alta pressione e Garbino: caldo record in Romagna, toccati i 30°C. Ma incombe un forte peggioramento

Nelle prossime ore i venti perderanno d'intensità, favorendo un calo deciso delle temperature

Cielo limpido, aria pulita e temperature da fine estate. Caldo fuori stagione mercoledì sulla Romagna. L'espansione verso oriente dell'anticiclone ha portato sull'Italia correnti più calde, subentrando alla massa d'aria fresca dai Balcani che nella nottata tra domenica e lunedì aveva portato alla prima neve sui rilievi. Attualmente il Bel Paese si trova tra l'anticiclone delle Azzorre ed una perturbazione artica attualmente sull'Est Europa: questo scenarico barico ha attivato i venti caldi e secchi di Foehn sulle regioni settentrionali ed il Garbino sulla Romagna, deterninando un sensibile rialzo delle temperature, con picchi addirittura superiori ai 30°C come raramente si osserva nella terza decade di ottobre.

Mercoledì si sono registrate temperature da primato come i 30.4°a Castellina di Brisighella ed i 29.7° di Modigliana. Sul resto della pianura i valori sono stati compresi tra 25° e 27°C. A Forlì la massima è stata di 27.3°C, mentre a Faenza di 28°C e a Cesena di 26.8°C. Caldo anomalo anche sul crinale: dopo la neve di lunedì a Monte Falco, oltre 1500 metri, la colonnina di mercurio ha registrato +15°. Valori molto più bassi lungo la costa, non raggiunta dai caldi venti, compresi tra 18 e 20°C. A Ravenna la colonnina di mercurio ha toccato i 24.3°C.

"La situazione - spiega il meteorologo Luca Lombroso di Unimore - è dovuta da un lato al fenomeno del föhn che notoriamente induce repentini aumenti delle temperature, dall'altro all'effetto locale del riscaldamento globale. Ad essere rigorosi non è possibile attribuire direttamente questa singolare anomalia ai cambiamenti climatici, ma con un'atmosfera più calda qualsiasi fenomeno si presenta in modo diverso dal passato. Eventi come questo non sono dunque più da considerare eccezionali".

Commenta il tecnico meteorologo Pierluigi Randi: "E' stato un 24 ottobre davvero di fuoco, e nel ravennate centro-orientale e settentrionale ci è andata pure di lusso dal momento che i venti di fohn sono arrivati un poco edulcorati e per breve tempo. Tuttavia in Emilia e fino al faentino, ma in genere lungo tutta la fascia pedecollinare della regione, i record di temperatura massima assoluta della terza decade di ottobre sono stati divelti, con alcuni valori in Emilia oltre i 30°C. Il quadro delle reti Arpae Asmer è sconsolante. Il singolo evento non può essere attribuito a priori al climate change, ma deve suonare qualche campanello, se non proprio sirena".

Nelle prossime ore i venti perderanno d'intensità, favorendo un calo deciso delle temperature. Il tutto in attesa di un forte peggioramento nel fine settimana, con la colonnina di mercurio che scenderà al di sotto le medie stagionali. Resta ancora qualche incertezza sull'esatta posizione del minimo depressionario che si verrà a formare a seguito della discesa della saccatura nord-atlantica: la collocazione potrebbe fare la differenza in merito alla continuità ed intensità dei fenomeni. Il servizio meteorologico dell'Arpae indica per il weekend "variabilità perturbata con piogge diffuse, anche a carattere temporalesco. Un temporaneo miglioramento è previsto nella giornata di martedì". Successivamente, a cavallo del primo novembre, il centro-nord Italia potrebbe essere investito da una perturbazione atlantica di stampo autunnale con piogge.

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