Forlivese sotto la nebbia: e in parte della città tornano i cattivi odori
Il mancato rimescolamento ha anche favorito l'aumento degli inquinanti: martedì è stato sforato il limite di pm10, con la stazione dell'Arpae che ha registrato un picco di 51 microgrammi per metrocubo.
Giovedì nebbioso su buona parte della pianura forlivese. Con il ristagno dell'aria un disgustoso odore è tornato ad ammorbare l'aria di alcune aree della città. La puzza è stata avvertita soprattutto nei quartieri nord di Forlì. Il mancato rimescolamento ha anche favorito l'aumento degli inquinanti: martedì è stato sforato il limite di pm10, con la stazione dell'Arpae che ha registrato un picco di 51 microgrammi per metrocubo. Nelle prossime ore è previsto un deciso cambio di circolazione atmosferica, che spazzerà via l'anticiclone, inquinanti e metterà fine alla lunga fase mite di una prima parte di novembre decisamente anomala.
L'alta pressione di matrice nordafricana migrerà verso latitudini settentrionali, spalancando le porte a correnti artico-continentali via via sempre più fredde. Il cambiamento sarà accompagnato da qualche precipitazione tra venerdì sera-notte e sabato, che assumeranno carattere nevoso sulle cime più alte dell'Appennino. Le temperature tenderanno gradualmente a diminuire, specie in quota, ma la ventilazione dai quadranti nord-orientali e la presenza di nuvole imprediranno che i valori scendano al di sotto dello zero nelle aree pianeggianti. "La presenza di un minimo depressionario sull'Italia settentrionale determinerà condizioni di tempo instabile sulla nostra regione fino a martedì - comunica Arpae -. Pertanto avremo piogge deboli sulla Romagna nella giornata di domenica e piogge diffuse tra lunedì e martedì, con quota neve intorno a 800 metri. Le temperature non subiranno variazioni significative presentando valori allineati alle medie climatologiche del periodo".
