Temperature giù, Pasqua più fredda di Natale. E in Campigna è tornata anche la neve
Con le temperature frizzanti bisognerà farci i conti ancora per alcuni giorni
Da qualche giorno ormai all'ombra di San Mercuriale sono stati rispolverati cappotti pesanti, berretti e guanti, con buona pace di chi, sull'arrivare della primavera e delle sue prime giornate di caldo si era scapicollato a fare il cambio stagione. Complice anche un marzo decisamente al di sopra della norma, che ha mostrato un’anomalia di temperatura media, in Romagna, di ben +2,5°C rispetto al trentennio 1981-2010, collocandolo al quarto posto tra i più caldi dal 1950, peraltro non distante dal marzo 2017 che ebbe un’anomalia di +2,7°C.
Un'illusione. Perchè con le temperature frizzanti bisognerà farci i conti ancora per alcuni giorni. Una Pasqua, col maglioncino di lana, dato che si accinge ad essere addirittura più fredda del Natale scorso, condizionato da un anomalo anticiclone, con il livello dello zero termico a quote altissime fino a 3500 metri. Ormai un classico, come era già accaduto anche in passato. L'instabilità attesa nella nottata tra venerdì e sabato ha portato anche la neve oltre i mille metri, con la Campigna che sabato mattina si è svegliata vestita di bianco. Il ponte festivo si annuncia variabile, con le temperature in lieve aumento.
Domenica è attesa nuvolosità variabile al mattino, associata a precipitazioni deboli e irregolari sul settore centro-orientale, con tendenza ad ampi rasserenamenti su tutto il territorio. Le minime oscilleranno tra 7 e 10 gradi, mentre le massime saranno attese tra 14 e 17 gradi. Pasquetta si annuncia soleggiata, con temperature senza particolari variazioni di rilievo. Nei giorni a seguire, annuncia il servizio meteorologico dell'Arpae, "il consolidamento di un promontorio anticiclonico sul Mediterraneo Occidentale favorirà condizioni di tempo stabile e temperature in progressivo aumento, specialmente nei valori massimi".
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