La neve torna a cadere a bassa quota. E sul Monte Falco il manto supera il metro e mezzo
Successivamente, col rasserenamento del cielo, c'è il rischio di gelata notturne.
La primavera può ancora attendere. Il Forlivese risente in queste ore di un colpo di coda dell'inverno, dovuto a correnti fredde in coda, responsabili di un crollo delle temperature e del ritorno delle nevicate a quote molto basse. I fiocchi sono caduti copiosi in quota: al Monte Falco, a quota 1450 metri, lo spessore è misurato lunedì mattina era di 162 centimetri, mentre in quota il manto si aggira intorno ai due metri. Imbiancato anche il Passo del Muraglione. Oltre i 200 metri la neve è caduta senza però attaccare. E dopo una breve pausa l'aria artica alimenterà un minimo di bassa pressione, che determinerà da martedì pomeriggio un nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche, con nuovi fiocchi a bassa quota. Successivamente, col rasserenamento del cielo, c'è il rischio di gelata notturne.
"Per i prossimi giorni - informa l'Arpae - si prevedono temperature minime prossime o inferiori allo zero. L’intensità delle diminuzioni termiche notturne dipenderà prevalentemente dalla presenza o meno di nuvolosità e vento. Allo stato delle attuali previsioni i giorni più favorevoli ad abbassamenti radiativi notturni saranno compresi tra giovedì e sabato". Nella sezione Agrometeo del sito IdroMeteoClima di Arpae è attivo il servizio di previsione a brevissimo termine delle gelate tardive.Le previsioni dell’andamento delle temperature per la notte e la mattina successiva sono disponibili ogni giorno a partire dalle 19-20 circa.