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Irruzione fredda, nevicate abbondanti sulle vette. E Ridracoli cresce di due metri

Assente ingiustificata per buona parte dell'inverno, la neve è finalmente tornata ad ovattare il crinale, per la gioia degli operatori turistici che finalmente potranno dare il via alle iniziative invernali

Il bianco si riprende le vette dell'Appennino Forlivese. Assente ingiustificata per buona parte dell'inverno, la neve è finalmente tornata ad ovattare il crinale, per la gioia degli operatori turistici che finalmente potranno dare il via alle iniziative invernali. Oltre i 1400 metri lo spessore ha superato i 25 centimetri, ma i fiocchi cadranno copiosi anche nei prossimi giorni. La dama bianca era temporaneamente scesa anche sul Passo del Muraglione nella serata di lunedì, ma la precipitazione si è presto trasformata in pioggia. Nel frattempo le precipitazioni hanno contribuito ad alzare il livello della diga di Ridracoli, dove da domenica sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia: martedì sera ha superato quota 547 metri, a 10 metri dallo sforo. La percentuale di riempimento supera il 72%, col volume dell'invaso oltre i 23,63 milioni di metri cubi. 

La tendenza

Le previsioni meteo, tuttavia, non lasciano dubbi: correnti fredde dall'Artico porteranno la neve a quote molto basse, specie tra giovedì e venerdì. La fase perturbata è determinata da una irruzione fredda di origine polare-marittima, con piogge in pianura e neve sulle vette. Quota neve che gradualmente scenderà non appena l’afflusso di aria via via si farà sempre più fredda a tutte le quote, determinando un deciso abbassamento della colonnina di mercurio. Dunque i fiocchi riusciranno a spingersi anche a quote di bassa collina nella giornata di giovedì e venerdì, ma non si escludono bianche sorprese anche in pianura.

Dopo il passaggio perturbato di martedì, quella di mercoledì sarà una giornata di parziale tregua. Il servizio meteorologico dell'Arpae dell'Emilia Romagna prevede "al mattino nuvolosità variabile, con addensamenti sui rilievi cui potranno essere associate deboli nevicate intorno a 1000 metri di quota. Nel pomeriggio deboli precipitazioni sui rilievi e sulle pianure occidentali, che potranno essere nevose fino alle zone di pianura". Le temperature minime sono attese in lieve diminuzione, tra 4 e 5 gradi, mentre le massime potranno superare i 5°C, con punte superiori per effetto della ventilazione dai quadranti meridionali.

Giovedì il cielo si presenterà "coperto, con precipitazioni che già nelle prime ore della giornata inizieranno ad interessare il settore centro-occidentale della regione, per estendersi poi al resto del territorio; saranno a carattere nevoso anche in pianura, ad esclusione della fascia costiera. Le temperature sono attese in ulteriore lieve diminuzione, con valori minimi compresi tra -1 e 3 gradi; massime tra 2 e 5 gradi. I venti soffieranno deboli-moderati da ovest, in rotazione nella giornata da nord-est". Nei giorni a seguire "una circolazione depressionaria con centro di rotazione sull'Italia centrale manterrà condizioni di tempo perturbato. Sulla nostra regione avremo cielo molto nuvoloso e precipitazioni sparse, che potranno essere nevose fino a quote di pianura sul settore centrale nella giornata di venerdì. In seguito, deboli precipitazioni nevose interesseranno i rilievi romagnoli. Temperature in flessione nei valori minimi, che scenderanno al di sotto dello zero".

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