La Romagna nella morsa del maltempo: prima neve anche a Forlì, ma non dappertutto
Dove le precipitazioni sono state deboli la neve non ha infatti fatto la sua comparsa
Eppure c'è chi, affacciandosi alla finestra, ha imprecato contro i meteorologi per una previsione meteo sbagliata. Quelle stesse persone forse si sono ricredute non appena la pioggia si è trasformata in neve. Fiocchi a falda larga hanno imbiancato venerdì anche a Forlì, la prima vera nevicata dell'inverno 2022-2023 dopo la breve parentesi di Santa Lucia del 13 dicembre scorso. La precipitazione è stata particolarmente consistente soprattutto lungo l'asse della via Emilia tra Faenza e la città mercuriale, attaccando al suolo ad una temperatura oscillante attorno allo zero. La Protezione Civile dell'Emilia Romagna aveva diramato un'allerta "gialla", senza indicare i centimetri attesi per la fascia pianeggiante. La linea precipitativa del venerdì mattina, arrivata dall'Adriatico, è stata più intensa sul settore ovest della città. Dove le precipitazioni sono state deboli la neve non ha infatti fatto la sua comparsa.
La "dama bianca" si è vista a macchia di leopardo anche nell'entroterra. Spolverata nevosa nella nottata tra giovedì e venerdì anche a Rocca San Casciano e Premilcuore, dove è tornato a nevicare anche nel pomeriggio. Fiocchi anche a Santa Sofia e Galeata. Sono invece circa 15 i centimetri misurati a San Savino di Modigliana, a quota 457 metri, come riportato da Meteo-PedemontanataForlivese. Qualche disagio in più sui passi, oltre i 700 metri, dove il personale della Provincia di Forlì-Cesena è stato impegnato lungo le arterie provinciali con mezzi spazzaneve e spargisale. Dall'ente un invito a "guidare con prudenza", equipaggiati con pneumatici invernali o catene a bordo. Altre nevicate anche sul crinale: il lungo digiuno invernale è ormai alle spalle, con gli appassionati degli sport invernali che assaporano un bianco weekend tra ciaspolate e "bobbate".
VIDEO - La neve caduta a Forlì
Imbiancata anche la diga di Ridracoli, col "Gigante della Romagna" che prosegue nel suo processo di crescita. Venerdì mattina l'invaso era pieno al 78,3% sul totale, con un volume di oltre 25,88 milioni di metri cubi, con il livello salito a sfiorare i 550 metri. L'aria fredda dall'Artico ha portato un sensibile abbassamento delle temperature, specie in quota: a Monte Falco, quota 1.628, la minima è scesa a -7,2°C. "L’inverno è entrato in piena azione e manterrà nella morsa del maltempo parte della nostra regione anche nel prossimo fine settimana - spiega Roberto Nanni, tecnico Meteorologo Ampro Meteo Professionisti ., Continua ad insistere, infatti, una vasta area di bassa pressione che da diversi giorni tiene sotto scacco tutto il Mediterraneo centro-occidentale e dentro cui si muovono una serie di impulsi perturbati verso il nostro Paese, richiamando una cospicua discesa di aria polare. Una irruzione fredda che accompagna quindi un via vai di perturbazioni che, una dopo l’altra, investono la nostra regione portando dei peggioramenti a più riprese anche intensi".
LA SPIEGAZIONE DELLA NEVICATA - Approfondimento con Pierluigi Randi
Ma cosa dobbiamo attenderci nelle prossime ore? Risponde Nanni: "Sabato cielo generalmente nuvoloso sull’intera regione, ma con la possibilità di parziali e temporanee schiarite sulle aree più occidentali. Addensamenti compatti sulla Romagna meridionale che potranno dar luogo a delle nevicate già a bassa quota e con intensificazioni delle precipitazioni nel corso del pomeriggio. Domenica è prevista una nuvolosità irregolare sull’intero territorio regionale che a tratti potrà risultare anche intensa, ma con una maggior consistenza sulla bassa Romagna, associate a precipitazioni anche a carattere di rovescio su quest’ultima. Nevicate lungo i rilievi appenninici che potrebbero risultare più intense nelle aree interne romagnole fino a raggiungere quote di bassa collina. Le temperature minime sono attese in ulteriore decisa flessione con valori che a fine periodo potranno risultare compresi tra -8 e -1 grado delle pianure interne con gelate notturne e mattutine diffuse e 1/5 gradi del settore costiero, mentre le massime saranno comprese tra 2 e 7 gradi. I venti soffieranno deboli in prevalenza nord-occidentali sull’entroterra con rinforzi da nord-est sui settori costieri, mare e rilievi romagnoli. Mare molto mosso sotto-costa, agitato al largo".
Ma quanto durerà questa spiccata fase di maltempo? "Anche l’inizio della prossima settimana la nostra regione potrebbe risentire di ulteriori apporti di aria fredda che continuerebbero ad alimentare una circolazione ciclonica e che, a più riprese, ci potrebbe coinvolgere con delle nevicate a bassa quota - spiega Nanni -. Fenomeni che, sebbene vengano previsti in graduale esaurimento, ci potrebbero tenere compagnia fino alla giornata di martedì e, in questi casi, a risentirne maggiormente sarebbero i settori adriatici. Tuttavia, nel corso della stessa giornata si dovrebbe andare incontro a un graduale miglioramento su gran parte dell’Emilia-Romagna con precipitazioni più scarse e con un rialzo del limite delle nevicate. Le temperature si manterranno diffusamente sotto la media, inizialmente in modo anche marcato, ma con tendenza ad un’attenuazione del freddo verso metà settimana, sebbene, dando uno sguardo alle proiezioni modellistiche, sino a fine mese rimarremo sotto l’influenza di nuovi afflussi artici diretti verso l’Europa orientale e l’Italia, facendo perdurare questo clima pienamente invernale. Stando a questo scenario i Giorni della Merla potrebbero essere rispettati con pioggia, neve e temperature ancora al di sotto delle medie stagionali".