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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Meteo, inverno 2017-2018 freddo e nevoso? Ecco la nuova linea di tendenza

Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Meteocenter - Emilia Romagna Meteo, traccia una linea di tendenza

E' tutt'altra musica rispetto agli anni precedenti. E il pieno di neve sulle vette dell'Appennino ne è la testimonianza. L'inverno meteorologico 2017-2018 è iniziato sotto l'influenza delle correnti artiche. E il tecnico-meteorologo di Emilia Romagna Meteo, Pierluigi Randi, annuncia che c'è da attendersi "un inverno meno mite rispetto alla media degli ultimi 5 anni". Non mancheranno periodi anticiclonici, ma pare che non si vivranno lunghi periodi statici dominati da smog e nebbie per via dell'anticiclone. Piogge e nevicate servono per riequilibrare il deficit idrico dopo una prolungata fase di siccità. E gli oltre undici milioni di metri cubi di acqua presenti sulla diga di Ridracoli dimostrano che occorrono ancora tante precipitazioni. Dicembre è iniziato all'insegna della dinamicità dopo un novembre generoso dal punto di vista pluviometrico.

E' stato un novembre finalmente abbondante di precipitazioni
E' stata registrata un'importante anomalia di precipitazione del 90% dopo molti mesi caratterizzati da scarse precipitazioni. E' stato un mese particolarmente piovoso, anche se i massimi accumuli sono occorsi in prevalenza su lughese e ravennate (oltre 200 millimetri mensili a Lugo, Bagnacavallo e Ravenna), mentre sulle province di Forlì-Cesena e Rimini le piogge, pur sopra la norma e superiori ai 100 millimetri (eccetto Rimini), sono state meno abbondanti.

Ci può spiegare la dinamica atmosferica?
Nella prima decade del mese sono prevalse le perturbazioni atlantiche (l’intenso evento dei giorno 7 ebbe origini atlantiche), dopodiche l’assetto della correnti in quota su grande scala ha assunto un orientamento più meridiano stante il rinforzo di un’alta pressione su oceano, favorendo quindi la discesa di flussi polari o artici marittimi da nord-ovest in grado di innescare depressioni, anche intense, una volta giunte sulle tiepide acque mediterranee, senza considerare poi gli effetti della nostra orografia che condizione spesso formazione ed evoluzione di tali depressioni. Tuttavia il mese appena concluso non è risultato particolarmente freddo con una anomalia regionale di temperatura media di +0.8°C rispetto al tentennio 1971-2000, specie a causa di una prima decade alquanto mite.

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