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La Diga di Ridracoli ha tanta sete, si intravede però la luce in fondo al tunnel: in Appennino tornerà la neve

Dopo la nevicata di metà dicembre, il territorio Forlivese non ha visto precipitazioni, salvo la debole spruzzata nei giorni scorsi sul crinale

La diga di Ridracoli ha tanta sete. A parità di periodo, il gigante della Romagna ha visto decisamente giorni migliori. Lo scorso anno, ad esempio, l'invaso si stava preparando alla tracimazione arrivata ad inizio febbraio, mentre quest'anno il volume al di sotto dei 13 milioni metri cubi, vale a dire il 39,2% della capienza totale. E' il peggior dato dal 2017, quando la diga poteva contare su un volume d'acqua di poco più di 16 milioni di metri cubi. Per vedere un dato peggior bisogna andare indietro di dodici anni, al 2007, quando il Gigante soffriva con appena 11 milioni di metri cubi d'acqua.

Deboli precipitazioni

Dopo la nevicata di metà dicembre, il territorio Forlivese non ha visto precipitazioni, salvo la debole spruzzata nei giorni scorsi sul crinale. Ma comincia ad intravedersi la luce in fondo al tunnel e l'Appennino Tosco-Romagna si prepara a vivere un periodo invernale normale. Una debole perturbazione attraverserà il territorio tra giovedì e venerdì, con quota neve in calo grazie al contributo di correnti fredde di natura artica. Il servizio meteorologico dell'Arpae prevede deboli precipitazioni, soprattutto venerdì. Nel weekend, informa sempre l'Arpae, "la presenza di un'onda depressionaria sul bacino del Mediterraneo manterrà condizioni di tempo lievemente perturbato con precipitazioni irregolari, nevose sino a quote collinari".

Prossimi giorni

Tuttavia, viene aggiunto, dalla giornata di lunedì è previsto un graduale miglioramento con scarsa probabilità di precipitazioni ed un'attenuazione della copertura nuvolosa. Le temperature tenderanno gradualmente a diminuire, con i valori termici che non si discosteranno dalla media climatologica del periodo. Per la prossima settimana il quadro meteorologico è ancora molto nebuloso, con i modelli matematici che alternano corse favorevoli a precipitazioni, anche nevose al piano, ed altre con assenza di fenomeni. La problematica deriva dal fatto che non si riesce ad inquadrare l'esatta collocazione del vortice freddo atteso nel bacino del Mediterrano da martedì prossimo. Quindi per il momento previsioni di nevicate per l'inizio della terza decade del mese al momento non sono attendibili.

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