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Meteo, non solo tempeste di vento. Il vortice freddo riporta la neve anche a bassa quota

Da Forlì è possibile sgorgere le vette imbiancate. Il repentino crollo delle temperature, nella nottata tra lunedì e martedì, ha spinto i fiocchi bianchi fino a quote collinari

"Impossibile". "Fa troppo caldo per essere vero". Questo il tono dei commenti sui social all'annuncio di un improvviso, quanto violento, colpo di coda dell'inverno. Eppure la neve, puntuale come un orologio svizzero, non ha mancato l'appuntamento, confermando le previsioni diramate già domenica dalla Protezione Civile. Da Forlì è possibile sgorgere le vette imbiancate. Il repentino crollo delle temperature, nella nottata tra lunedì e martedì, ha spinto i fiocchi bianchi fino a quote collinari. Niente di strano per marzo. Molto più strano, forse, vedere diverse giornate con temperature massime ben oltre i 20 gradi.

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Primi veli bianchi già intorno ai 500 metri, ma salendo più in su lo spessore si è fatto decisamente più consistente. Nella Vallata del Montone, tra Portico e il Passo del Muraglione, sono caduti circa 20 centimetri di neve in poche ore. Per rendere nera la Statale 67 Tosco-Romagnola si è reso necessario l'intervento dei mezzi spargisale e spazzaneve dell'Anas. A presidiare la zona la Polizia Stradale di Forlì, distaccamento di Rocca San Casciano.

Neve di fine marzo in collina

La notte tempestosa è una conseguenza della discesa di un fronte freddo dal Nord Europa, accompagnato da un vortice depressionario al suolo in movimento lungo il Tirreno. In poche ore la colonnina di mercurio ha subìto un drastico calo, più sensibile in quota: in Campigna lunedì la massima ha toccato ben 12.5°C, per poi scendere a 4.6°C non appena hanno fatto irruzione i venti dai quadranti nord-orientali. Con l'avanzare della massa fredda le temperature hanno picchiato fino ad una minima di -2.3°C.

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A Forlì la temperatura si era spinta fino a 22,1°C, complice anche il richiamo mite pre-frontale. Solo alle 22 il termometro segnava ben 15.9, ma non con la rotazione della ventilazione lo sbalzo è stato consistente: 8.6°C a mezzanotte e minima di 5.4°C. Poca la pioggia caduta, appena 9.6 millimetri in città (dati Arpae), mentre in collina i pluviometri hanno misurato quantitativi più generosi, fino a 25 millimetri. Purtroppo su buona parte della nostra provincia non si sono avute precipitazioni degne di nota.“

Nelle prossime ore è previsto un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche, con ventilazioni a tratti moderata dai quadranti settentrionali. Il weekend si annuncia stabile e soleggiato con temperature in aumento. Sul lungo termine i modelli matematici intravedono un guasto per i primi d'aprile, con possibile affondo dal Nord Europa tra il 3 e il 5 aprile. Il tutto ancora da confermare.

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