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Il ritorno della neve a Forlì: ecco tutti gli ingredienti che hanno portato la bianca sorpresa in città

E' stato un venerdì meteorologicamente parlando interessante quello che ha animato Forlì. A poco più di un anno di distanza, era il 9 gennaio 2022, la "dama bianca" è tornata a far visita in città

Prima la pioggia, poi un misto con la neve, poi fiocchi giganti, e quindi di nuovo pioggia alternata con la neve. E' stato un venerdì meteorologicamente parlando interessante quello che ha animato Forlì. A poco più di un anno di distanza, era il 9 gennaio 2022, la "dama bianca" è tornata a far visita in città. La precipitazione, che si è manifestata nella tarda mattinata, è stata più intensa lungo l'asse della via Emilia tra Forlì e Faenza, dove prati e tetti sono stati imbiancati da circa 2 centimetri di neve bagnata.

VIDEO - La neve caduta a Forlì

E' Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti), ad illustrare nel dettaglio la situazione atmosferica che sta animando il Forlivese: "L’ingresso di un nucleo di aria artica marittima alquanto fredda in quota ha favorito giovedì sera lo sviluppo di celle temporalesche a causa della presenza di aria ancora mite nei bassi strati e quindi con elevato gradiente termico verticale; esse hanno causato rovesci di pioggia, talora mista a neve tonda o grandine di piccole dimensioni. Tra la notte e la prima mattinata di venerdì si è formata una depressione in corrispondenza dell’alto Adriatico la quale ha introdotto aria via via più fredda anche nei bassi strati proveniente da nord. Trattandosi in origine di una massa di tipo artico marittimo, quindi molto fredda in quota, ma assai meno nei bassi strati, mitigata anche dalle miti temperature dei giorni scorsi, si è venuto a creare, nella mattinata e primo pomeriggio, un profilo termico verticale al limite tra pioggia, pioggia mista a neve o solo neve, con lo zero termico intorno ai 400 metri e lo zero di bulbo umido intorno ai 300 metri".

Neve a Forlì (20-01-2023)

"Di norma, in queste condizioni, nelle zone pianeggianti prevale la pioggia con precipitazioni deboli; pioggia mista a neve con precipitazioni deboli-moderate; neve con precipitazioni moderate-forti - spiega l'esperto -. Nel faentino e forlivese nel corso della mattinata le precipitazioni, inizialmente liquide, si sono intensificate divenendo gradualmente prima miste a neve e quindi solo nevose, anche se ad intermittenza, portate da un fronte di precipitazioni proveniente da nord-est e innescato dalla depressione adriatica. L’apporto di masse d’aria più fredda da nord che hanno impattato l’Appennino ha favorito sia un effetto stau, ovvero un impulso alle correnti ascendenti per moti forzati con fenomeni più intensi, sia un effetto di “sbarramento” con l’accumulo di aria fredda sopravvento (tecnicamente “diga di aria fredda” o “cold air damming”) che raffredda maggiormente i bassi strati in prossimità del suolo nella vicinanza dei rilievi, per cui qualche leggero accumulo al suolo è stato favorito in direzione del nostro Appennino; più frequente pioggia mista a neve o solo neve, ma per fasi molto brevi, nelle zone di pianura più bassa".

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