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Ospedale di Santa Sofia, Pasini (Udc): "Forte carenza di medici". Ausl: "Situazione nota"

"Mancano medici e quelli ancora in “trincea” sono sottoposti a  ritmi di lavoro che non possono essere ulteriormente procrastinati"

Andrea Pasini, segretario regionale Udc, solleva il problema dell'ospedale di Santa Sofia. "Mancano medici e quelli ancora in 'trincea' sono sottoposti a ritmi di lavoro che non possono essere ulteriormente procrastinati. E’ una situazione già segnalata e nota dal 2004 anche se poi la situazione si era stabilizzata a 7 medici, numero esiguo,ma che consentiva di ruotare nelle tre aree ospedaliere presenti nella struttura e offrire l’opportunità di lasciare un medico in riposo, a rotazione, senza l’aggravio di ore. Cosa che però si verificava da giugno a settembre in occasione delle ferie estive. Da allora nonostante vari tentativi non si è potuto trovare una soluzione al problema anche per le richieste di mobilità in uscita di alcuni medici".

"Ci sono medici - prosegue Pasini - che debbono ancora godere di 250 giorni di riposo. Per inciso, nel 2021 l’equipe medica avrà accumulato un monte ferie che sfiorerà i 1000 giorni. Tornando al tema dell’esiguità dei medici va sottolineato che, se passa l’idea, già avanzata, di eliminare il supporto di un medico proveniente da Forlì, diventa pressoché impossibile far fronte alle esigenze con soli 5 professionisti. La situazione – conclude Pasini – potrebbe veramente diventare drammatica se nel giro di tre anni, come è ipotizzabile, andranno in pensione tre medici. Quali le possibili soluzioni? Si possono ipotizzare alcune risposte. Rendere la sede più appetibile riducendo le reperibilità notturne; aumentare il numero dei medici in modo da garantire turni accettabili e ferie istituzionali; pensare ad una qualche forma di incentivo economico (guardie a gettone? Rimborso chilometrico per turno?). In ogni caso non bisogna perdere altro tempo, mi appello alla nuova direzione sanitaria, affinchè dia soluzione".

Ausl: "Situazione nota alla direzione, tentate tante soluzioni"

La replica di Ausl Romagna: "La situazione dell'ospedale di Santa Sofia è perfettamente nota alla Direzione. Purtroppo la carenza di medici internisti e dell'emergenza e' un problema diffuso. La nostra Ausl ha tentato molte soluzioni incentivanti per reperire tale personale specializzato, ma con scarsi risultati. In ogni caso continuano i tentativi di reclutare   medici da destinare anche all'ospedale di Santa Sofia. Fino ad allora, l'integrazione tra i medici di Santa Sofia e i colleghi di Forlì resta la soluzione più percorribile. Ciò, ovviamente, nei limiti delle disponibilità rese possibili dalla attuale situazione pandemica. Ricordiamo infatti che a tutti i medici internisti, infettivologi e pneumologi si stanno chiedendo sforzi straordinari per garantire l'assistenza clinica nei reparti Covid".

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