A Salotto blu le riflessioni di Daniele Valbonesi, segretario del Pd: "Bisogna ripartire dal basso"
"La sconfitta forlivese, inutile nasconderlo, è stata molto pesante e lascia strascichi", evidenzia Valbonesi
Daniele Valbonesi nel 2019 fu riconfermato sindaco di Santa Sofia con larghissimo consenso dei concittadini, il più alto registrato in Romagna. Di lì a poco venne chiamato ad assumere la segreteria comprensoriale del Pd in una situazione del partito oggettivamente molto difficile: per la prima volta nella storia il centro destra aveva conquistato il Comune di Forlì con il sindaco Gian Luca Zattini, contemporaneamente il Pd forlivese non esprimeva più né un parlamentare né un consigliere regionale. Intervistato da Mario Russomanno su VideoRegione per la trasmissione che andrà in onda giovedì alle 22 e 30, Valbonesi si è espresso su temi di attualità. Qui anticipiamo alcune delle sue riflessioni.
"La sconfitta forlivese, inutile nasconderlo, è stata molto pesante e lascia strascichi. Non è una frase fatta affermare che il Pd deve ripartire dal basso, offrire alle persone la possibilità di impegnarsi, anche attraverso iniziative che rendano la politica più attrattiva e coinvolgente di quanto appaia oggi. Scontiamo anche il fatto che la pandemia ha di fatto azzerato la propensione alla partecipazione". L' Unione dei comuni? "Forlì ha scelto di non farne più parte, scelta legittima ma che indebolisce le altre comunità. Una ulteriore divisione tra Comuni di pianura e di collina costituirebbe ulteriore indebolimento. Serve approntare un nuovo modello". Elezioni a Bertinoro? "Non siamo ancora pronti a indicare il candidato Sindaco, avverrà presto. Del resto non c'è neppure il candidato della opposizione". La situazione nazionale? "C"è un centrodestra forte e sempre più orientato a destra. Un centrosinistra che oggi paga anche le tensioni interne ai cinque stelle. È una complessiva caduta di credibilità della politica, non a caso affidata a un gigante come Mario Draghi".