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Alberi di corso Diaz, riparte la battaglia: sabato raccolte oltre 100 firme

Con il primo banchetto di sabato sono oltre 100 le persone che hanno firmato e il comitato annuncia una serie di iniziative che sono in via di definizione

Il gruppo spontaneo "Giù le mani dagli alberi di  corso Diaz" ha ripreso lo scorso week end a raccogliere firme davanti alla chiesa di Ravaldino, nei negozi e nei bar, contro l'abbattimento dei bagolari di corso Diaz, dopo la consegna di oltre 2.300 firme al sindaco e l'assemblea pubblica di giovedì scorso. Con il primo banchetto di sabato sono oltre 100 le persone che hanno firmato e il comitato annuncia una serie di iniziative che sono in via di definizione.

"Quello che sta accadendo mostra solo la truce ed arrogante volontà della Amministrazione di andare avanti con ogni mezzo, senza curarsi dei cittadini, anzi cercando di prendere letteralmente in giro chi si è prodigato per salvare gli alberi e per impedire che un modello sciagurato di intervento si propaghi in tutte le strade del centro cittadino. Hanno dirottato in giunta le 2.329 firme, affidate all’assessore al verde, con il deliberato intento di affossare tutto, dandoci, bontà loro, una risposta dopo 60 giorni, nascondendosi dietro burocratici cavilli. Le firme noi le abbiamo consegnate al sindaco perché degli alberi si discutesse in Consiglio Comunale e non perché un assessore ci inviasse alla fine, se va bene, una letterina - spiegano dal gruppo -. Hanno organizzato una assemblea di confronto con l’intento esplicito di sbatterci in faccia il solito progetto, già appaltato da anni, con un ridicolo ribasso d’asta, fra l’altro, per riaffermare che quello che in Comune hanno deciso e appaltato è buono e giusto e, soprattutto immodificabile".

"Il gruppo che si batte per gli alberi è per definizione spontaneo, tenuto insieme solo dal desiderio che finalmente a Forlì si smetta con la cultura dell’abbattimento di ciò che non piace e non risponde ai loro obsoleti canoni estetici, secondo una concezione davvero imbarazzante che si rifà ad ideologie di un tragico passato.
Il gruppo spontaneo, costituito com’è da persone che non si muovono per interessi ma solo per amore della natura e della loro città, non intende recedere dal proprio impegno, vuole coinvolgere sempre più i cittadini in una battaglia che è prima di tutto di civiltà e si propone con la tranquillità e il sorriso di conquistare sempre più persone alla propria causa", chiariscono gli esponenti.

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