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Accuse incrociate tra Forlì e Unione dei Comuni. Vietina (FI): "Dimostrazione che non funziona"

Dallo scambio emergono disaccordi nella realizzazione di un piano di sviluppo dell'Unione. Protesta Vietina

“Accuse incrociate tra il direttore generale del Comune di Forlì e il direttore e segretario dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese: i nodi vengono al pettine e sono proprio queste liti a far fallire l'Unione”: così Simona Vietina, sindaco di Tredozio e parlamentare di Forza Italia che rende nota un 'batti e ribatti' di comunicazione formali tra il Comune di Forlì e l'Unione dei Comuni. In particolare venerdì il direttore dell'Unione Giorgio Cigna ha inviato a tutti i sindaci e segretari dei comuni aderenti all’Unione una replica ad una missiva, a firma di Vittorio Severi, direttore generale del Comune di Forlì. Dallo scambio emergono disaccordi nella realizzazione di un piano di sviluppo dell'Unione.

“Apprendo con soddisfazione come anche il Comune di Forlì abbia evidenziato forti preoccupazioni rispetto all’operato del direttore e segretario dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, Giorgio Cigna, come avevo già segnalato nei giorni passati - aggiunge il primo cittadino di Tredozio - Severi, nella sua comunicazione evidenzia le medesime criticità che ho ripetutamente segnalato a mia volta rispetto alla gestione attuale dell’Unione dei Comuni: nessun coinvolgimento dei Comuni dell’Unione nell’elaborazione del Piano di Sviluppo dell’Unione, e sì che dovrebbero essere i primi interlocutori, né sulla costituzione del gruppo di lavoro. Ancora di più, Severi evidenzia la medesima, consistente carenza in termini di ascolto e condivisione da me ripetutamente segnalata come una grave mancanza e che ha reso impossibile il conseguimento degli obiettivi dell’Unione”.

Continua Vietina: “Nella replica di Cigna, invece, è il direttore stesso ad ammettere che l'Unione ha poco personale. Il motivo? A suo dire perché Forlì doveva passare una capacità assunzionale poi ritirata. Queste divergenze tra il comune capoluogo e l'Unione mettono in evidenza tutte le criticità che ci sono nel nuovo ente e sono l'ennesima prova che occorre un deciso cambio di passo nella gestione dell’Unione dei Comuni, a partire dalle sue cariche apicali e, ora più che mai diventa urgente una seria valutazione dell’operato dell’Unione da parte di enti terzi che possano permetterci, dati alla mano, di prendere atto della reale efficacia di questo ente. E - conclude Simona Vietina - di deciderne il futuro”.

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