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Acqua, il Comune vende le azioni di Hera: "E' uno scandalo"

L'Altra Emilia-Romagna si schiera con l'Associazione per l'acqua pubblica contro il Comune di Forlì, intenzionato a vendere le azioni di Hera.

L'Altra Emilia-Romagna si schiera con l'Associazione per l'acqua pubblica contro il Comune di Forlì, intenzionato a vendere le azioni di Hera. “E’ uno scandalo, infatti, che per far fronte agli ingiusti e illegittimi tagli del Governo Renzi agli enti locali si svendano beni che non sono di proprietà del sindaco e dell'assessore all'ambiente di Forlì, ma di tutti i cittadini che si sono espressi chiaramente e in massa in un recente referendum a favore dell''acqua pubblica" si legge in una nota dell’Altra Emilia-Romagna di Forlì, firmata da Euro Camporesi e Chiara Mancini.

“Siamo di fronte, di fatto, a una privatizzazione di Hera e della gestione dei rifiuti. Se oggi con il 51% delle azioni il pubblico fa fatica a gestire efficacemente questi colossi, con la vendita si scenderebbe sotto il 40% delle azioni in mano ai comuni e il controllo pubblico sarebbe del tutto assente con pesanti ricadute sui contribuenti”. 

“L’Altra Emilia Romagna che condivide e appoggia la battaglia dei comitati per l'acqua pubblica, è convita che la gestione della multiutility debba restare in mano pubblica, perche' la logica del servizio pubblico e' radicalmente diversa da quella del profitto. La vendita delle azioni di Hera da parte dei Comuni, da parte di amministrazioni statali e comunali che sfidando il ridicolo e si dicono di sinistra, realizza la strategia generale del neoliberismo, che e' quella di mettere in difficoltà le amministrazioni pubbliche con tagli spropositati onde costringerle a cedere un patrimonio pubblico a privati che hanno di mira non i servizi e il bene della collettività, ma il puro e semplice profitto”

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