rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Acqua pubblica, "Due anni dopo il referendum non si fa nulla"

Il comitato per l'Acqua pubblica della Romagna definisce "deludente" l'incontro con le tre Province e Atersir, voluto "a due anni di distanza dal referendum"

Il comitato per l'Acqua pubblica della Romagna definisce "deludente" l'incontro con le tre Province e Atersir, voluto "a due anni di distanza dal referendum" per "dare corso alla volontà espressa dalla maggioranza degli italiani". Il voto favorevole alla gestione pubblica dell'acqua, ricordano, "rimane inattuato e contraddetto e, a stare all'incontro, non pare che gli amministratori abbiano intenzione di contribuire perché sia pienamente rispettato l'esito del referendum".

All'incontro, nella sede della Provincia di Forlì-Cesena con amministratori anche delle Province di Ravenna e Rimini, e con Atersir (l'agenzia regionale per acqua e rifiuti), hanno partecipato i comitati 'Acqua pubblica bene comune' di Forlì, Cesena, Faenza, Ravenna e Rimini, secondo i quali la spa Romagna Acque che gestisce il bacino di Ridracoli dovrebbe diventare un 'ente consortile di diritto pubblico'; chiedono anche di "fare una scelta per la gestione pubblica a Rimini dove la concessione del servizio idrico integrato alla multiutility Hera Spa è scaduto nel marzo 2012".

E, più in generale, di ripubblicizzare il servizio idrico integrato in tutta la Romagna. "Gli amministratori presenti - affermano i comitati - hanno sostanzialmente eluso le nostre richieste, pronunciando una debole posizione di principio per l'acqua pubblica, affermando che occorre studiare la materia in quanto molto complessa e che non ci sono ad oggi le condizioni per impegnarsi esplicitamente per il percorso di ripubblicizzaazione". I comitati sollecitano al più presto ora un tavolo dell'acqua: "ci attendiamo - concludono - una risposta precisa e positiva".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acqua pubblica, "Due anni dopo il referendum non si fa nulla"

ForlìToday è in caricamento