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Acqua pubblica, il Comitato: "Fuori dalle logiche di mercato"

Il Comitato Acqua Pubblica di Forlì e territorio si confronta con le Istituzioni del proprio territorio e con tutti i cittadini sostenendo che “l’acqua è un monopolio naturale e non deve essere soggetta a leggi di mercato"

Il Comitato Acqua Pubblica di Forlì e territorio si confronta con le Istituzioni del proprio territorio e con tutti i cittadini sostenendo che “l’acqua è un monopolio naturale e non deve essere soggetta a leggi di mercato, tutto il S.I.I. (servizio idrico integrato) deve essere considerato un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, quindi la gestione e l’erogazione del S.I.I. non possono essere separate, ma debbono essere affidate esclusivamente ad enti di diritto pubblico”.

“Il 12 e 13 giugno scorso – ricorda Marilena Pallareti, ccordinatrice del comitato - la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l’uscita dell’acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare presentata nel 2007 per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa”.

“La gestione del S.I.I oltre ad avere una gestione pubblica deve adottare strumenti di democrazia partecipativa attraverso strumenti di partecipazione attiva alle decisioni. Il S.I.I. deve essere finanziato attraverso la Fiscalità Generale che specifica la tariffa. Questo è ciò che hanno deciso i 27 milioni di persone con il referendum di giugno. Abbiamo incontrato i Sindaci del territorio oltre un anno  fa – continua Pallareti - ed anche durante il mese di luglio ed agosto 2011. Durante gli incontri post-referendari è stato ribadito il risultato conseguito e la  richiesta di applicare con tempestività l’esito abrogativo del Referendum, che ha espunto dalla Tariffa del S.I.I. “ la remunerazione del capitale investito “ e il sostegno nei propri Consigli Comunali alla Legge di Iniziativa Popolare. Il 19 ottobre abbiamo partecipato all’ assemblea di AATO 8 – Fc. ricordando ai Sindaci della Provincia l’ applicazione dell’ esito referendario e che la Corte Costituzionale con la sentenza N.26 del 2011 ha chiarito che l’esito di questa abrogazione è direttamente applicabile, quindi immediatamente operativa; che non serve attendere alcun intervento legislativo; che l’esito si è già prodotto in quanto il risultato è stato sancito con il Decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 2011, N.116 pubblicato in G.U. Serie Generale N.167 del 20 luglio 2011; quindi i cittadini attendono che le autorità competenti diano piena, corretta e tempestiva esecuzione al referendum abrogativo”.

“Per il territorio romagnolo il soggetto gestore del S.I.I. dovrà diventare unicamente Romagna Acqua Società delle Fonti che, da SPA a totale capitale pubblico soggetta a diritto privato, dovrà essere trasformata in Azienda di Diritto Pubblico. Dal 1 gennaio 2011 avremo un unico ATO regionale. Abbiamo visionato la proposta di legge Regionale proponendo integrazioni. Il 7 dicembre ci sarà la prima udienza conoscitiva riguardo la proposta di legge. Il Comitato Acqua di Forlì invita tutti i Cittadini all’ Iniziativa Pubblica del 9 dicembre 2011 alle 20.30 presso la Sala Brodoloni Cgil Via Pelacano,7 su Tariffe e Obbedienza Civile”.

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