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Acri (Fi): "Mascherine disponibili solo in alcuni rivenditori. Perchè?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"L’ordinanza promulgata dal sindaco Gian Luca Zattini venerdì, pur nella comprensione che riguarda le famiglie che accolgono dei minori e le loro difficoltà di gestione, persegue il bene primario della salute pubblica che è imprescindibile.  D’altra parte il nostro comprensorio, si spera per virtù dei cittadini, ha mantenuto in confronto alle altre province un trend di crescita dell’epidemia tra i più contenuti, ciononostante i comportamenti che si sono rilevati tra i residenti non lasciavano comprendere la sensazione diffusa di autolimitazione necessaria, quindi nella misura in cui le responsabilità laddove un contagio si fosse realizzato in una proprietà comunale, resa fruibile, in qualche modo avrebbe chiamato in correità oggettiva ovvero politica l’amministrazione, giusto appare il provvedimento posto in essere dalla Giunta.

Annoto che finalmente a seguito del provvedimento sia aumentata l’attenzione dei residenti che indossano tutti la mascherina, abitudine che fino a venerdì osservavo troppo di rado, registrando la sensazione di essere trattato da untore laddove si entrava nei supermercati indossandola. Qui si arriva alle dolenti note. Sicuramente i provvedimenti del Governo centrale si sono rivelate sicuramente inadeguate, posto che non comprendevano la valutazione della latenza della manifestazione del virus che quindi avrebbe reso efficaci le restrizioni almeno una settimana dopo, per non parlare degli episodi della fuga dal nord verso il sud Italia, insieme alla rivolta nelle carceri. 
La capacità degli amministratori locali e regionali si è dimostrata di gran lunga più preparata dei ministri del Governo centrale, palesando lungimiranza e programmaticità, fino a raggiungere frizioni nel confronto con i dicasteri.  

La lotta contro il virus sarà ancora lunga ed il sacrificio di queste settimane consentirà di diminuire il contagio, ma soprattutto permetterà alla macchina organizzativa di attrezzarsi (sono state ordinate 650 ventilatori polmonari oltre 500 al mese dalla protezione civile fino a dicembre). Resta da comprendere la mancanza dei dispositivi di protezione (mascherine) introvabili nelle farmacie ed affini, ma sempre disponibili solo presso alcuni noti rivenditori. Ci piacerebbe sapere i motivi di questa disparità di approvvigionamento, per non parlare dei prezzi imposti ai dispositivi, che sicuramente non mostrano una ragionevole corrispondenza nella difficoltà di realizzazione del prodotto, infondendo una fastidiosa sensazione speculativa. Ci aspettiamo che i prossimi giorni vedano finalmente l’azione del Governo in questo senso consentendo in primis ai lavoratori del settore pubblico e privato che devono assicurare i servizi primari alla popolazione di non doversi anche sobbarcare l’onere dell’acquisto degli indispensabili ausili di protezione".

Raffaele Acri – Responsabile Provinciale Seniores Forza Italia

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